ESMOLOLO CL HIK 10FL 10ML100MG -Interazioni
Deve essere usata cautela nel caso in cui Esmololo cloridrato Hikma venga usato con altri farmaci che possono causare ipotensione o bradicardia: gli effetti di Esmololo cloridrato Hikma possono essere intensificati oppure gli effetti collaterali dell’ipotensione o bradicardia possono essere aggravati. Calcio antagonisti come verapamil e in misura minore il diltiazem hanno un influenza negativa sulla contrattilità e la conduzione AV. La combinazione non deve essere somministrata a pazienti con anomalie della conduzione e Esmololo cloridrato Hikma non deve essere somministrato entro 48 ore dall’interruzione del verapamil (ved. sezione 4.3). Calcio antagonisti come i derivati della diidropiridina (es. nifedipina) possono aumentare il rischio di ipertensione. Nei pazienti con insufficienza cardiaca e che sono trattati con un calcioantagonista, il trattamento con agenti beta–bloccanti può portare ad arresto cardiaco. Sono raccomandati un’attenta titolazione di Esmololo cloridrato Hikma ed un appropriato monitoraggio emodinamico. L’uso concomitante di Esmololo cloridrato Hikma e farmaci anti–aritmici di classe I (per es. disopiramide, chinidina) e amiodarone può avere un effetto potenziante sul tempo di conduzione atriale ed indurre effetto inotropo negativo. L’uso concomitante di Esmololo cloridrato Hikma e insulina o farmaci antidiabetici orali può intensificare l’effetto ipoglicemizzante (specialmente nel caso di beta–bloccanti non selettivi). Il blocco beta–adrenergico può prevenire l’apparizione dei segni di ipoglicemia (tachicardia), ma altre manifestazioni come le vertigini e la traspirazione possono non essere mascherati. Farmaci anestetici: in situazioni in cui lo stato del volume ematico del paziente è incerto oppure vengono utilizzati in concomitanza farmaci anti–ipertensivi, si può verificare attenuazione della tachicardia di riflesso e un aumentato rischio di ipotensione. Il blocco continuato dei recettori beta riduce il rischio di aritmia durante l’induzione dell’anestesia e l’intubazione. L’anestesista deve essere informato quando il paziente riceve un agente beta–bloccante in aggiunta a Esmololo cloridrato Hikma. Gli effetti ipotensivi degli agenti anestetici per inalazione possono essere aumentati in presenza di Esmololo cloridrato Hikma. Il dosaggio di ciascun agente può essere modificato come necessario per mantenere l’emodinamica desiderata. L’associazione di Esmololo cloridrato Hikma con agenti ganglioplegici può provocare un potenziamento dell’effetto ipotensivo. NSAID possono ridurre gli effetti ipotensivi dei beta–bloccanti. Speciale cautela deve essere posta quando si usano floctafenina o amisulpride in concomitanza con i beta–bloccanti. La somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici (come l’imipramina e l’ amitriptilina), barbiturici o fenotiazine (come la clorpromazina), come pure di altri agenti antipsicotici (come la clozapina) può aumentare gli effetti di abbassamento della pressione sanguigna. Il dosaggio di Esmololo cloridrato Hikma deve essere regolato conseguentemente per evitare un’ipotensione inattesa. Quando si usano i beta–bloccanti, i pazienti a rischio di reazioni anafilattiche possono essere più reattivi all’esposizione ad allergeni (accidentale, diagnostica o terapeutica). I pazienti che usano beta–bloccanti possono essere non reattivi alle dosi usuali di epinefrina usate per trattare reazioni anafilattiche (ved.sezione 4.4). Gli effetti di Esmololo cloridrato Hikma possono essere contrastati dalla somministrazione concomitante di farmaci simpaticomimetici che hanno un’attività agonista beta–adrenergica. La dose di ciascun agente può dover essere regolata sulla base della risposta del paziente, oppure l’uso di agenti terapeutici alternativi va considerato. Le catecolamine, per esempio la reserpina, possono potenziare l’effetto dei beta–bloccanti. I pazienti trattati contemporaneamente con Esmololo cloridrato Hikma e catecolamine devono dunque essere osservati attentamente per l’evidenza di ipotensione o marcata bradicardia, che si manifestano con vertigini, sincope o ipotensione posturale. L’uso di beta–bloccanti con moxonidina o alfa–2–agonisti (come clonidina), aumenta il rischio dell’ipertensione di rimbalzo. Se la clonidina o la moxonidina sono usate in associazione ad un beta–bloccante ed entrambi i trattamenti devono essere interrotti, il beta–bloccante deve essere interrotto per primo e successivamente clonidina o moxonidina dopo qualche giorno. L’uso di beta–bloccanti con derivati dell’ergot può portare ad una grave vasocostrizione periferica ed ipertensione. I dati ottenuti da uno studio di interazione tra Esmololo cloridrato Hikma e warfarin hanno dimostrato che la somministrazione concomitante di Esmololo cloridrato Hikma e warfarin non altera i livelli di plasma del warfarin. Le concentrazioni di Esmololo cloridrato Hikma, tuttavia, sono state inequivocabilmente maggiori se somministrato con warfarin. Quando la digossina e Esmololo cloridrato Hikma sono stati somministrati contemporaneamente per via endovenosa a volontari sani, si è verificato un aumento del 10–20% dei livelli ematici di digossina. L’associazione di glicosidi digitalici e Esmololo cloridrato Hikma può aumentare il tempo di conduzione atrio–ventricolare. La digossina non ha influenzato la farmacocinetica di Esmololo cloridrato Hikma. Quando l’interazione tra morfina per via endovenosa e Esmololo cloridrato Hikma è stata studiata in soggetti normali, non sono stati osservati effetti sul tasso plasmatico di morfina. I tassi plasmatici di Esmololo cloridrato Hikma allo stato d’equilibrio sono aumentati del 46% in presenza di morfina, ma gli altri parametri farmacocinetici non sono cambiati. L’effetto di Esmololo cloridrato Hikma sulla durata del blocco neuromuscolare indotto dal suxametonio cloruro o dal mivacurio è stato studiato in pazienti sottoposti ad intervento chirurgico. Esmololo cloridrato Hikma non ha influenzato l’insorgenza del blocco neuromuscolare indotto dal suxametonio cloruro, ma la durata di tale blocco è aumentata da 5 ad 8 minuti. Esmololo cloridrato Hikma ha moderatamente prolungato la durata d’azione clinica (18,6%) e l’indice di recupero (6,7%) del mivacurio. Sebbene le interazioni osservate negli studi di warfarin, digossina, morfina, suxametonio cloruro o mivacurio non sono di grande importanza clinica, Esmololo cloridrato Hikma deve essere titolato con cautela in pazienti che vengono trattati contemporaneamente con warfarin, digossina, morfina, suxametonio cloruro o mivacurio.