CLARITROMICINA RAN 100ML 250MG -Controindicazioni
Ipersensibilità agli antibiotici macrolidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1). La somministrazione concomitante di claritromicina agli alcaloidi dell’ergot (ergotamina e diidroergotamina) è controindicata, poiché ciò può causare tossicità da ergot (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di claritromicina e midazolam per uso orale è controindicata (vedere paragrafo 4.5). È controindicata la somministrazione concomitante di claritromicina e uno dei seguenti medicinali: astemizolo, cisapride, pimozide, terfenadina, poiché questo può dare luogo a prolungamento dell’intervallo QT e ad aritmie cardiache, inclusa tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.5). La claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con anamnesi di prolungamento dell’intervallo QT (congenito o documentato prolungamento dell’intervallo QT acquisito) o aritmia cardiaca ventricolare, compresa torsione di punta (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). La somministrazione concomitante con ticagrelor o ranolazina è controindicata. La claritromicina non deve essere data a pazienti che soffrono di ipokaliemia (rischio di prolungamento dell’intervallo QT). La claritromicina non deve essere usata in concomitanza agli inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine) che sono ampiamente metabolizzati dal CYP3A4 (lovastatina o simvastatina) o atorvastatina, a causa dell’aumento del rischio di miopatia inclusa rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.5). Come con altri forti inibitori del CYP3A4, la claritromicina non deve essere usata in pazienti che assumono colchicina (vedere paragrafi 4.4. e 4.5). La claritromicina non deve essere usata nei pazienti che soffrono di grave insufficienza epatica in associazione con danno renale.