CITALOPRAM HEX 14CPR RIV 40MG -Gravidanza e allattamento
Gravidanza Esistono dati limitati relativi alla somministrazione di citalopram durante la gravidanza. Gli studi preclinici effettuati sui ratti hanno dimostrato effetti teratogeni con dosi elevate, che provocavano una tossicità materna (si veda il paragrafo 5.3 "Dati preclinici di sicurezza"). Il potenziale rischio negli esseri umani non è noto. Durante la gravidanza, citalopram deve essere somministrato esclusivamente nel caso in cui venga ritenuto strettamente necessario. Casi di sintomi da sospensione nei bambini appena nati sono stati riportati dopo l’uso di SSRI al termine della gravidanza. I neonati devono essere tenuti sotto osservazione se l’ uso materno di citalopram continua negli ultimi stadi della gravidanza. L’improvvisa interruzione deve essere evitata durante la gravidanza. Dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di SSRI in gravidanza, particolarmente nelle fasi avanzate della gravidanza, può aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato (persistent pulmonary hypertension in the newborn, PPHN). Il rischio osservato è approssimativamente pari a 5 casi su 1000 gravidanze. Nella popolazione generale tale rischio è pari a 1–2 casi su 1000 gravidanze. I seguenti sintomi possono presentarsi nei neonati dopo l’uso materno di SSRI/SNRI negli ultimi stadi della gravidanza: distress respiratorio, cianosi, apnea, crisi epilettiche, instabilità della temperatura, difficoltà a nutrirsi, vomito ipoglicemia, ipertonia, ipotonia, iperriflessia, tremori, nervosismo, irritabilità, letargia, pianto costante, sonnolenza e difficoltà a dormire. Questi sintomi possono essere dovuti sia agli effetti serotoninergici che ai sintomi da sospensione. Nella maggior parte dei casi le complicazioni iniziano immediatamente i subito dopo il parto (< 24 ore). Allattamento Il citalopram viene escreto nel latte materno in piccole quantità. I vantaggi dell’allattamento al seno, ad ogni modo, devono superare i potenziali effetti indesiderati per il bambino. Fertilità I dati sugli animali hanno dimostrato che citalopram può influire sulla qualità dello sperma (vedere sezione 5.3). Nell’uomo, segnalazioni provenienti dai pazienti trattati con SSRI hanno dimostrato che l’effetto sulla qualità dello sperma è reversibile. Finora non è stato osservato impatto sulla fertilità.