AGGRASTAT IV FL50ML 250MCG/ML -Avvertenze e precauzioni

AGGRASTAT IV FL50ML 250MCG/ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Non è raccomandata la somministrazione di Aggrastat da solo senza eparina non frazionata. L’esperienza di somministrazione concomitante di Aggrastat con enoxaparina è limitata (vedere i paragrafi 5.1 e 5.2). La somministrazione concomitante di Aggrastat ed enoxaparina è associata ad una maggiore frequenza di sanguinamenti cutanei ed orali, ma non di sanguinamenti TIMI**, rispetto alla somministrazione concomitante di Aggrastat ed eparina non frazionata. Non si può escludere un aumento del rischio di sanguinamento serio associato alla somministrazione concomitante di Aggrastat ed enoxaparina, particolarmente in caso di pazienti trattati con una dose aggiuntiva di eparina non frazionata in occasione di esami angiografici e/o angioplastica coronarica. L’efficacia di Aggrastat con enoxaparina non è stata accertata. La sicurezza e l’efficacia di Aggrastat con altre eparine a basso peso molecolare non sono state studiate. ** I sanguinamenti TIMI maggiori sono definiti come una caduta del livello di emoglobina > di 50 g/l con o senza una localizzazione del sito di sanguinamento, emorragia intracranica o tamponamento cardiaco. I sanguinamenti TIMI minori sono definiti come una caduta del livello di emoglobina > di 30 g/l ma ≤ 50 g/l con identificazione del sito di sanguinamento o ematuria macroscopica spontanea, ematemesi o emottisi. Il TIMI "loss no site" è definito come una caduta del livello di emoglobina > 40 g/l ma < 50 g/l senza identificazione del sito di sanguinamento. L’esperienza sull’uso del tirofiban cloridrato nelle seguenti malattie e condizioni è ancora insufficiente; tuttavia, è prevedibile un aumentato rischio di sanguinamento. Quindi, il tirofiban cloridrato non è raccomandato in: • rianimazione cardiopolmonare traumatica o protratta, biopsia d’organo o litotripsia nelle 2 settimane precedenti; • trauma grave o intervento chirurgico maggiore > 6 settimane ma < 3 mesi precedenti; • ulcera peptica in fase attiva nei 3 mesi precedenti; • ipertensione non controllata (>180/110 mm Hg); • pericardite acuta; • vasculite in atto o nota in anamnesi; • sospetta dissezione aortica; • retinopatia emorragica; • sangue occulto nelle feci o ematuria; • terapia trombolitica (vedere paragrafo 4.5); • uso concomitante di farmaci che aumentano in modo rilevante il rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.5). Non c’è esperienza terapeutica con tirofiban cloridrato in pazienti per i quali è indicata la terapia trombolitica. Di conseguenza l’uso del tirofiban cloridrato non è raccomandato in associazione con la terapia trombolitica. L’infusione di Aggrastat deve essere interrotta immediatamente se le circostanze fanno ritenere che sia necessaria la terapia trombolitica (inclusa l’occlusione acuta durante l’angioplastica coronarica) o se il paziente debba essere sottoposto ad intervento di bypass coronarico (CABG) d’urgenza o richieda l’utilizzo del contropulsatore aortico. Popolazione pediatrica Aggrastat non è stato studiato nella popolazione pediatrica, pertanto l’uso di questo farmaco non è raccomandato nei bambini. Altre note e misure preventive I dati su una risomministrazione di Aggrastat sono insufficienti. Durante il trattamento con Aggrastat i pazienti devono essere monitorati attentamente per i sanguinamenti. Se è necessario il trattamento dell’emorragia, deve essere considerata l’interruzione di Aggrastat (vedere paragrafo 4.9). In caso di sanguinamenti maggiori o incontrollabili, il tirofiban cloridrato deve essere interrotto immediatamente. Aggrastat deve essere usato con particolare cautela nelle seguenti condizioni e gruppi di pazienti: • sanguinamenti recenti clinicamente rilevanti (occorsi da meno di un anno); • puntura di un vaso non comprimibile nelle 24 ore precedenti la somministrazione di Aggrastat; • procedura epidurale recente (incluse puntura lombare e anestesia spinale); • insufficienza cardiaca grave acuta o cronica; • shock cardiogeno; • insufficienza epatica da lieve a moderata; • conta piastrinica <150.000/mm³, anamnesi nota per coagulopatia o anomalie della funzione piastrinica o trombocitopenia; • concentrazione emoglobinica inferiore a 11 g/dl o ematocrito <34%. Deve essere usata particolare cautela durante la concomitante somministrazione di ticlopidina, clopidogrel, adenosina, dipiridamolo, sulfinpirazone e prostaciclina. Efficacia in relazione alla dose La somministrazione di un bolo di 10 mcg /kg di tirofiban non ha dimostrato una non-inferiorità verso abciximab per quanto riguarda gli endpoints clinicamente rilevanti a 30 giorni (vedere paragrafo 5.1). Pazienti anziani, pazienti di sesso femminile e pazienti con basso peso corporeo Pazienti anziani e/o di sesso femminile hanno avuto una incidenza più elevata di complicanze emorragiche rispetto ai pazienti più giovani o di sesso maschile, rispettivamente. Pazienti con un basso peso corporeo hanno avuto una incidenza più elevata di sanguinamenti rispetto a pazienti con un peso corporeo più elevato. Per tali ragioni Aggrastat deve essere usato con cautela in questi pazienti e l’effetto dell’eparina deve essere monitorato attentamente. Funzione renale compromessa Negli studi clinici è stato evidenziato che il rischio di sanguinamento aumenta con la riduzione della clearance della creatinina e, dunque, anche con la ridotta clearance plasmatica del tirofiban. Perciò, i pazienti con ridotta funzionalità renale (clearance della creatinina < 60 ml/min) devono essere monitorati attentamente per il sanguinamento durante il trattamento con Aggrastat e deve essere attentamente monitorato l’effetto dell’eparina. Nella insufficienza renale grave la dose di Aggrastat deve essere ridotta (vedere paragrafo 4.2). Via arteriosa femorale Durante il trattamento con Aggrastat c’è un significativo incremento nell’incidenza di sanguinamenti, specialmente nel sito d’accesso femorale dell’introduttore. Prestare attenzione al fine di assicurare che sia punta solo la parete anteriore dell’arteria femorale. Le guaine inserite nelle arterie possono essere rimosse quando la coagulazione è tornata nella norma, per es. quando il tempo di coagulazione attivata (ACT) è inferiore a 180 secondi, (generalmente 2-6 ore dopo l’interruzione dell’eparina). Dopo la rimozione dell’introduttore deve essere assicurata un’appropriata emostasi sotto stretto controllo. Misure generali di assistenza Il numero di punture vascolari e quello delle iniezioni intramuscolari, deve essere ridotto al minimo durante il trattamento con Aggrastat. Si deve utilizzare una via endovenosa solo in siti corporei comprimibili. Tutti i siti di punture vascolari devono essere documentati e strettamente monitorati. L’impiego di cateteri urinari, l’intubazione nasotracheale ed i sondini nasogastrici devono essere considerati in modo critico. Monitoraggio dei valori di laboratorio La conta piastrinica, i livelli dell’emoglobina e dell’ematocrito devono essere determinati sia prima del trattamento con Aggrastat che entro 2-6 ore dopo l’inizio della terapia con Aggrastat e successivamente, durante la terapia, almeno una volta al giorno (o più frequentemente se c’è l’evidenza di una marcata riduzione). Nei pazienti trattati in precedenza con antagonisti del recettore GPIIb/IIIa (si può verificare reattività crociata), la conta delle piastrine deve essere immediatamente monitorata, ad es. entro la prima ora dalla somministrazione dopo riesposizione (vedere paragrafo 4.8). Se la conta delle piastrine scende sotto le 90.000/mm³, deve essere effettuata una ulteriore conta delle piastrine al fine di escludere la pseudotrombocitopenia. Se la trombocitopenia è confermata, Aggrastat e l’eparina devono essere interrotti. I pazienti devono essere monitorati per i sanguinamenti e, se necessario, trattati (vedere paragrafo 4.9). Inoltre, il tempo di tromboplastina attivata (aPTT) deve essere determinato prima del trattamento e gli effetti anticoagulanti dell’eparina devono essere attentamente monitorati con ripetute determinazioni dell’aPTT e la dose deve essere adattata di conseguenza (vedere paragrafo 4.2). Possono verificarsi sanguinamenti potenzialmente pericolosi per la vita, specialmente quando l’eparina viene somministrata con altri prodotti che influenzano l’emostasi, quali gli antagonisti del recettore GPIIb/IIIa. Contenuto di sodio Aggrastat concentrato per soluzione per infusione contiene circa 189 mg di sodio per flaconcino da 50 ml; ciò deve essere tenuto in considerazione in pazienti che seguono una dieta a contenuto di sodio controllato.

Farmaci

IBIGEN Srl

TIROFIBAN IB1SA250ML 50MCG/ML

PRINCIPIO ATTIVO: TIROFIBAN

PREZZO INDICATIVO:184,03 €