PARACETAMOLO AUR 16BUST 1000MG -Avvertenze e precauzioni
Per evitare il rischio di sovradosaggio, ci si deve accertare che nessuno dei medicinali presi in concomitanza contenga paracetamolo. Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela nelle seguenti circostanze (vedere paragrafo 4.2 dove rilevante): • Compromissione epatica • Alcolismo cronico • Danno epatico (VFG ≤ 50 ml/min) • Sindrome di Gilbert (ittero familiare non emolitico) • Trattamento concomitante con medicinali che alterano la funzionalità epatica • Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi • Anemia emolitica • Deplezione di glutatione • Disidratazione • Malnutrizione cronica • Peso inferiore ai 50 kg In caso di febbre alta o segni di infezione secondaria o persistenza dei sintomi per più di 3 giorni, si deve consultare il medico. In generale, i medicinali a base di paracetamolo devono essere presi senza consiglio del medico o del dentista solo per pochi giorni e a dosi non elevate. In seguito all’uso scorretto, a dosi elevate e a lungo termine di analgesici, può verificarsi cefalea che non può essere trattata con dosi più elevate del medicinale. In generale, l’assunzione abituale di analgesici, in particolare un’associazione di numerose sostanze analgesiche, può portare a danno renale permanente con il rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Si sconsiglia l’uso prolungato o frequente. I pazienti devono essere consigliati di non assumere in concomitanza altri medicinali contenenti paracetamolo. L’assunzione di dosi multiple giornaliere in una sola somministrazione può danneggiare gravemente il fegato; in tal caso non si verifica perdita di coscienza. Tuttavia si deve cercare immediatamente assistenza medica. La brusca interruzione dopo uso scorretto, a dosi elevate e a lungo termine di analgesici può condurre a cefalee, affaticamento, dolore muscolare, nervosismo e sintomi autonomici. Questi sintomi di astinenza si risolvono entro pochi giorni. Fino a quel momento, si deve evitare l’ulteriore assunzione di analgesici e non deve essere ricominciata senza consiglio del medico. Si deve prestare cautela quando paracetamolo viene usato in associazione con induttori di CYP3A4 o con l’uso di sostanze che indicono gli enzimi epatici quali rifampicina, cimetidina, antiepilettici come glutetimide, fenorbarbitale e carbamazepina. Si consiglia cautela nella somministrazione di paracetamolo in pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina ≤ 30 ml/min (vedere paragrafo 4.2)) o insufficienza epatocellulare (da lieve a moderata). Durante il trattamento con paracetamolo non si devono assumere alcolici. I rischi del sovradosaggio sono maggiori nei pazienti con malattia epatica alcolica non cirrotica. Si deve prestare cautela nei casi di alcolismo cronico. Nei pazienti con abuso di alcol la dose deve essere ridotta (vedere paragrafo 4.2). In questo caso la dose giornaliera non deve superare 2 grammi. Si deve cercare immediato consiglio medico in casi di sovradosaggio anche se il paziente sta bene a causa del rischio di danno epatico irreversibile (vedere paragrafo 4.9). Si consiglia cautela nei pazienti asmatici sensibili all’acido acetilsalicilico, poiché è stato segnalato lieve broncospasmo con paracetamolo (reazione crociata). Questo medicinale contiene saccarosio. I pazienti affetti da problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o carenza di saccarosio-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. Dosi maggiori di quelle raccomandate comportano il rischio di danno epatico molto grave. Deve essere somministrato un antidoto il prima possibile (vedere paragrafo 4.9). Il paracetamolo deve essere usato con cautela in caso di disidratazione e malnutrizione cronica. L’automedicazione con paracetamolo deve essere limitata quando si assumono anticonvulsivanti poiché con l’uso concomitante di entrambi i medicinali, la tossicità epatica è potenziata e la biodisponibilità di paracetamolo è ridotta, in particolare quando si usano dosi elevate di paracetamolo (vedere paragrafo 5.4). Interferenza con gli esami di laboratorio Il paracetamolo può influenzare il test per l’acido urico tramite acido fosforico wolframato e i test della glicemia tramite glucosio-ossidasi-perossidasi. Probenecid causa una riduzione di quasi due volte della clearance di paracetamolo tramite inibizione della sua coniugazione con acido glucuronico. Per il trattamento concomitante con probenecid si deve considerare una riduzione della dose di paracetamolo. Eccipienti Questo medicinale contiene aspartame e saccarosio: Aspartame contiene una fonte di fenilalanina. Può essere dannoso per chi è affetto da fenilchetonuria. Non sono disponibili studi né non-clinici né clinici sull'uso di aspartame nei bambini al di sotto delle 12 settimane di età. I pazienti affetti da problemi ereditari di intolleranza al fruttosio o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.