DOPAMINA CL HIK 10F 200MG/5ML -Avvertenze e precauzioni
La dopamina non deve essere usata in pazienti con ipertiroidismo. Il ciclopropano e gli anestetici appartenenti al gruppo degli idrocarburi alogenati devono essere evitati. La dopamina deve essere usata con cautela nei pazienti con glaucoma ad angolo stretto. La dopamina deve essere usata con cautela in pazienti con iperplasia prostatica benigna con ritenzione urinaria. I pazienti che sono stati trattati con inibitori delle MAO prima della somministrazione di dopamina devono assumere dosi ridotte; la dose iniziale deve essere un decimo (1/10) della dose abituale. Eccedere nella somministrazione di soluzioni senza potassio può portare ad una significativa ipokaliemia. La somministrazione endovenosa di queste soluzioni può causare sovraccarico di liquidi e/o soluti con conseguente diluizione delle concentrazioni sieriche di elettroliti, iperidratazione, stati congestionati o edema polmonare. La dopamina cloridrato non deve essere aggiunta a sodio bicarbonato o ad altre soluzioni alcaline poichè si può verificare inattivazione del farmaco. Condizioni come ipossia, ipercapnia e acidosi possono ridurre l’efficacia della dopamina e/o aumentare l’incidenza di eventi avversi e devono quindi essere identificate e corrette prima o durante la somministrazione di Dopamina cloridrato. E’ necessaria una valutazione clinica e biochimica regolare per monitorare i cambiamenti dello stato dei fluidi, elettroliti o acido–base durante il trattamento prolungato e ogni volta che le condizioni del paziente lo richiedono. Durante il trattamento con dopamina cloridrato, devono essere monitorati la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, la diuresi, l’ECG e la gittata cardiaca. Se si osservano tachiaritmie o incrementi di extrasistoli, la dopamina cloridrato deve essere ridotta, se possibile. L’ipovolemia, ove necessario, deve essere corretta prima dell’infusione di dopamina. Devono essere usate basse dosi in caso di shock a causa della possibilità di infarto miocardico acuto. Se si osserva un aumento eccessivo della pressione diastolica (cioè una marcata riduzione della pressione di pulsazione), la velocità di infusione deve essere ridotta e il paziente controllato attentamente per evitare che l’attività di vasocostrizione non divenga predominante, a meno che un tale effetto non sia desiderato. I pazienti con una storia di malattia vascolare periferica devono essere attentamente monitorati per eventuali cambiamenti di colore o di temperatura della pelle degli arti. Se si verifica un cambiamento del colore della pelle o della temperatura e si ritiene sia il risultato di circolazione compromessa alle estremità, i benefici dell’infusione continuativa di dopamina dovrebbero essere valutati contro il rischio di possibili necrosi. Questi cambiamenti possono essere corretti diminuendo la velocità di infusione o sospendendola. La dopamina cloridrato deve essere infusa in una vena larga ogni qualvolta è possibile per prevenire la possibilità di infiltrazione del tessuto perivascolare adiacente al sito di infusione. Lo stravaso può causare necrosi e desquamazione del tessuto circostante. L’ischemia può essere resa reversibile tramite infiltrazioni nell’area colpita con 10–15ml di soluzione salina contenente 5 o 10 mg di fentolamina mesilato. Per poter infiltrare liberamente l’area ischemica deve essere usata una siringa con ago fine ipodermico appena si nota lo stravaso. La dopamina deve essere usata con estrema cautela in pazienti che hanno inalato ciclopropano o anestetici appartenenti al gruppo degli idrocarburi alogenati a causa del potenziale aritmogeno. Le soluzioni di destrosio devono essere usate con cautela in pazienti con diabete mellito subclinico o conclamato. Poichè l’effetto della dopamina sulla funzionalità renale ed epatica compromessa non è noto, si consiglia un attento monitoraggio. L’infusione di dopamina deve essere ridotta gradualmente, per evitare una indesiderata ipotensione. La dopamina cloridrato Hikma, concentrato per soluzione per infusione, contiene sodio metabisolfito, eccipiente che può causare reazioni allergiche inclusi sintomi anafilattici e pericolosi per la vita, o episodi di asma non grave, in individui sensibili. La prevalenza complessiva della sensibilità ai solfiti nella popolazione generale è sconosciuta e probabilmente bassa. Questa sensibilità è stata notata più frequentemente nella popolazione di asmatici rispetto ai non asmatici. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per fiala, cioè essenzialmente ’privo di sodio’.