FAVORISCE PERSINO LA CARRIERA
«L’effetto sorpresa ha un ruolo importante anche sul piano lavorativo », interviene Andrea Laudadio, docente di psicologia positiva presso l’Università europea di Roma e amministratore delegato di Eulab Consulting (eulabconsulting.it), azienda di formazione, consulenza e ricerca.
«Oggi più che mai siamo tutti interconnessi e ci muoviamo in un ambiente in continuo mutamento, dove siamo noi stessi a cambiare e dove un minimo evento - il famoso battito d’ali di una farfalla - può ribaltare le cose di punto in bianco. La pretesa di raggiungere delle certezze eliminando le sorprese, quindi, è utopistica.
Anzi, secondo la teoria della casualità pianificata di John D. Krumboltz, docente di psicologia all’Università di Stanford, se vuoi crescere devi riuscire non solo ad accettare gli eventi imprevisti, ma anche a generarli e a incorporarli nello sviluppo della tua carriera.
Se tutto ciò ti sembra campato per aria, ripensa a come sei approdata all’attuale posto di lavoro: quanto sono pesate le tue scelte deliberate e quanto, invece, gli eventi non programmati, come un incontro fortuito? Probabilmente la bilancia è pari, se non in favore di questi ultimi, che non sono altro che sorprese».
Dunque, come sfruttare al meglio l’impatto che l’inatteso ha sulla tua professione? «Puntando su cinque abilità: la curiosità, la flessibilità, l’ottimismo, la perseveranza e l’assunzione del rischio», risponde Laudadio. «In pratica, non avere paura né di metterti in discussione né di fare esperienze nuove - in particolare quando le conseguenze sono incerte - ma guardati attorno pronta a cogliere ciò che trovi di buono. E, soprattutto, non lasciarti abbattere dagli insuccessi e dalle inevitabili, brutte sorprese».