di Alessandra Litrico
Sei pronta a scoprire come sentirti più lucida, più energica e meno stressata, anche nella tua vita frenetica? Il termine chiave da conoscere è Neurofitness. Non è una moda passeggera, ma la chiave per sbloccare il tuo pieno potenziale, integrando la salute del tuo corpo con quella della tua mente.
Immagina il tuo cervello come un organo non statico, ma piuttosto come un muscolo incredibilmente flessibile e potente. Proprio come alleni i tuoi bicipiti o le tue gambe, puoi allenare anche la materia grigia.
Il Neurofitness è esattamente questo: un approccio olistico e integrato per potenziare le tue capacità cognitive e fisiche, stimolando la straordinaria capacità del tuo cervello di adattarsi e rinnovarsi, chiamata neuroplasticità.
In questa intervista alla personal trainer e insegnante di yoga Greta Bezzi, scopriremo insieme i i benefici del neurofitness e come integrarlo all’interno della quotiniaità, all’insegna di un maggiore equilibrio e benessere personale.
Neurofitness per principianti: quali esercizi combinare per iniziare ad allenare corpo e mente?
Per chi si avvicina al neurofitness e desidera iniziare un percorso di benessere completo, la chiave è partire con un approccio graduale ma efficace. Consiglio di combinare in modo semplice il movimento consapevole con una stimolazione cognitiva leggera, creando una sinergia che prepara mente e corpo.
Un ottimo punto di partenza è dedicarsi a una camminata consapevole. Durante questa attività, non si tratta solo di muoversi, ma di concentrarsi pienamente sul proprio respiro, sulla sensazione dei piedi che toccano il suolo e sull'ambiente circostante. Questo esercizio non solo migliora la condizione fisica, ma allena anche la concentrazione e la mindfulness, elementi fondamentali del neurofitness.
Integrazione essenziale sono gli esercizi di coordinazione motoria, che sfidano il cervello a sincronizzare i movimenti del corpo, migliorando l'agilità mentale e fisica. A questi si possono affiancare brevi sequenze di yoga o Pilates. Entrambe le discipline sono efficaci nel potenziare la propriocezione – la consapevolezza della posizione del proprio corpo nello spazio – e nel migliorare la postura. Durante queste pratiche, è cruciale mantenere sempre alta l'attenzione sia sul respiro, per favorire il rilassamento e l'ossigenazione, sia sulla postura, per massimizzare i benefici fisici e cognitivi. Questi esercizi non solo rafforzano il corpo, ma agiscono direttamente sulla salute del cervello, stimolando la neuroplasticità e promuovendo una maggiore lucidità mentale.
Da insegnante di yoga, quali posizioni consiglia per ridurre lo stress e migliorare la concentrazione?
Alcuni asana, ossia le posizioni fisiche praticate nello yoga, sono particolarmente efficaci per ridurre lo stress e migliorare la concentrazione. Tra queste, Balasana (ghirlanda) che ha un effetto calmante, Viparita Karani (gambe al muro), che favorisce il rilassamento profondo e stimola il sistema parasimpatico, Garudasana (aquila), che lavora su equilibrio e coordinazione e infine Tadasana (montagna), per avere e mantenere uno stato mentale più lucido.
Integrare queste posizioni yoga nella routine di neurofitness permetterà non solo di rafforzare il corpo, ma anche di nutrire la mente, raggiungendo un equilibrio e un benessere completo che si irradieranno in ogni aspetto della vita quotidiana.
Pilates e neurofitness: come unire forza fisica e lucidità mentale per un corpo più forte e una mente più attiva?
È opportuno fare un'importante distinzione, utile a comprendere appieno i benefici del neurofitness e come diverse discipline possano contribuire al benessere completo. Nel Pilates ogni singolo movimento è un'occasione per praticare la presenza mentale, richiedendo un controllo motorio preciso e una respirazione coordinata. Questa sinergia tra mente e corpo è ciò che rende il Pilates una disciplina così efficace per il rafforzamento del core e per l'allineamento posturale.
Per amplificare i benefici del Pilates nell'ottica del neurofitness, possiamo integrare esercizi cognitivi specifici. Ad esempio, contare i respiri durante le sequenze o alternare sequenze destra/sinistra non solo aggiunge una sfida fisica, ma stimola attivamente le funzioni cognitive, migliorando la concentrazione, la memoria di lavoro e la coordinazione cerebrale. Questo approccio mirato trasforma una semplice routine di esercizi in un vero e proprio allenamento per il cervello.
Nello yoga, l'obiettivo primario è creare un dialogo costante tra corpo e mente. Ogni asana (posizione) e ogni transizione sono eseguiti con una profonda presenza, che va oltre la mera esecuzione fisica. Si ricerca la consapevolezza del respiro, delle sensazioni corporee e dello stato mentale, promuovendo un equilibrio psicofisico armonioso. Questa pratica sviluppa una maggiore mindfulness e un'accresciuta capacità di gestire lo stress, elementi cruciali per la salute neurologica.
In merito al rapporto tra meditazione guidata e neurofitness, quali tecniche raccomanda per migliorare il sonno e l'equilibrio emotivo quotidiano?
Per migliorare il sonno e l’equilibrio emotivo quotidiano due strumenti fondamentali sono la Mindfulness e la visualizzazione guidata. Praticare la meditazione, anche solo 10 minuti al giorno, aiuta a regolare il sistema nervoso e a ridurre il “chiacchiericcio mentale”. Le meditazioni guidate focalizzate sul corpo (body scan) o sulla respirazione, invece, le ritengo molto utili per favorire il sonno.
Come integrare efficacemente queste pratiche di neurofitness nella vita frenetica di tutti i giorni senza sentirsi sopraffatte?
Tutto sta nel partire con pratiche brevi e farle con costanza. Ritengo importante ritagliarsi del tempo, ad esempio con una routine mattutina di pochi minuti (2 minuti di respirazione consapevole e 5 minuti di movimento dolce). Durante la giornata, è opportuno fare delle pause in momenti precisi, ad esempio prima di un meeting o di un momento di particolare stanchezza mentale. Riconoscere questi momenti e gestirli nel modo migliore, rappresenta una buona pratica.
La sera, sarebbe ottimale dedicarsi un momento di rilassamento consapevole o di journaling, per chiudere bene la giornata, cioè annotare su un diario o un quaderno pensieri, sentimenti ed esperienze. Quest’ultima, è una pratica consapevole e strutturata che può rappresentare una vera e propria ginnastica per il cervello, capace di rafforzare le connessioni neurali, migliorare le funzioni cognitive e promuovere il benessere psicofisico complessivo.
Come creare un programma personalizzato con pochi attrezzi per un benessere duraturo e per creare una routine di neurofitness a casa?
Il mio suggerimento è quello di prendere un tappetino, una softball, una fascia elastica e trovare uno spazio tranquillo in casa. Un piccolo spazio di benessere in casa per ritrovare se stesse ogni giorno, anche solo per qualche minuto. Un allenamento che allena alle funzioni quotidiane, che stimola il corpo in modo equilibrato, coordinato e con attenzione alla respirazione. Poco ma costante, meglio che tanto e saltuario. Ogni azione consapevole è un allenamento per il cervello.
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