Caduta capelli e alopecia androgenetica o areata: cosa fare
Sono due le forme di alopecia che colpiscono le donne: quella androgenetica e quella areata. Ecco le soluzioni caso per caso

Due sono le forme di alopecia che colpiscono le donne: quella androgenetica (60%) che interessa soprattutto chi è in menopausa o ha la sindrome dell’ovaio policistico, e quella areata, che può essere favorita da un forte stress ma le cui cause sono in parte sconosciute.
«Le soluzioni per l’alopecia androgenetica sono diverse e vanno personalizzate», spiega il professor Antonino Di Pietro, direttore sanitario dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano e autore del libro Cambia pelle. I segreti della rigenerazione e della skinlongevity per una bellezza naturale (Sperling & Kupfer, 18,90 €).
«Si può ricorrere alla pillola anticoncezionale con un progestinico ad azione antiandrogenica, oppure a farmaci che abbassano gli ormoni maschili o a integratori a base di Serenoa repens, che inibisce la trasformazione del testosterone in deidrotestosterone, responsabile della caduta. Fuori uso, invece, la finasteride: nella donna è poco efficace, comporta vari effetti collaterali e in gravidanza può causare malformazioni al feto. Infine, per controbilanciare i livelli di androgeni si possono utilizzare lozioni da far preparare in farmacia».
Quali soluzioni, invece, per l’alopecia areata? Oltre al minoxidil, potente vasodilatatore da frizionare sul cuoio capelluto (utile anche per la forma androgenetica), si può ridurre l’infiammazione con soluzioni capillari all’idrocortisone. «Ci sono poi gli Jak inibitori, molecole capaci di bloccare i segnali che innescano l’infiammazione», prosegue Di Pietro. «Sono farmaci prescritti dal dermatologo ospedaliero, da assumere sotto controllo medico».
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