Dimagrire velocemente con la dieta Miami
Promette di perdere 3 chili in 3 giorni, sgonfiando la pancia e mantenendo il tono muscolare: ecco rischi ed effetti della dieta delle star di Hollywood
di Paola Toia
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DIETA MIAMI: COS’È?
Ispirata alla dieta di South Beach, ideata negli anni ’70 dal cardiologo statunitense Arthur Agatston, la dieta Miami si basa sulla restrizione dei carboidrati, sull’indice glicemico degli alimenti e sull’assunzione dei cosiddetti "grassi buoni", e avrebbe lo scopo di disintossicare l’organismo, riattivare il metabolismo e bruciare i grassi in eccesso.
Scopriamo nel dettaglio in che cosa consiste questo regime dietetico, ferma restando la necessità, prima di seguire questa come qualsiasi dieta, di rivolgersi a un esperto, dietologo o nutrizionista, per non mettere a rischio la propria salute.
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ELIMINARE I CARBOIDRATI
La dieta Miami prevede l’eliminazione dei carboidrati (fonte di energia e di zuccheri per l’organismo) e l’assunzione di molte proteine (carni magre, pesce, formaggi light e uova) con un preciso menù da osservare.
Se eliminando drasticamente i carboidrati si può dimagrire più in modo più rapido, perché il corpo è costretto a bruciare i grassi accumulati per poter produrre da sé il glucosio, d'altro canto il rischio è incorrere in una carenza di minerali. Inoltre, potrebbe subentrare una condizione di acidosi (accumulo di acido che il corpo non riesce a smaltire in modo efficace, a causa di una maggior concentrazione di sostanze acide nel sangue o di una perdita abnorme di elementi alcalini) e non è da escludersi che possano insorgere altri squilibri.
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COME FUNZIONA LA DIETA MIAMI?
Secondo l'ideatore della dieta Miami, questo regime alimentare così restrittivo dovrebbe essere seguito al massimo per 3 giorni, rispettando l’organizzazione giornaliera dei cibi, le quantità prescritte e la scelta dei condimenti.
Sulla linea delle indicazioni fornite, sarebbe quindi necessario:
- evitare l'utilizzo di olio, strutto, burro e grassi vari (di origine animale e vegetale). Eccezione viene fatta per il burro di arachidi, il miele o la margarina per la colazione.
- sostituire lo zucchero con dolcificanti privi di calorie.
- utilizzare erbe aromatiche o spezie per insaporire gli alimenti e solamente ½ cucchiaino di sale al giorno.
- bere esclusivamente acqua.
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ESEMPIO DI MENÙ DELLA DIETA MIAMI
Ecco cosa consiglia di mangiare la dieta Miami nei 3 giorni previsti, bevendo 2 litri di acqua lontano da pasti:
Primo giorno:
Colazione: 1 caffè o tè (senza zucchero o con dolcificanti acalorici), ½ pompelmo, 1 fetta di pane tostato con 2 cucchiai di miele, in alternativa 1 cucchiaio di margarina o 1 cucchiaio di burro di arachidi.
Pranzo: 120 g di tonno al naturale, 1 fetta di pane tostato, 1 tisana o 1 caffè (senza zucchero o con dolcificanti acalorici).
Cena: 100 g di carne bianca alla piastra, contorno a base di 200 g di fagiolini con pomodori e 1 barbabietola rossa lessata (circa 120 g di prodotto cotto), 1 mela e 100 g di gelato (rigorosamente alla frutta).
Secondo giorno:
Colazione: 1 caffè o 1 tè (senza zucchero o con dolcificanti acalorici), 1 uovo sodo, ½ banana, 1 fetta di pane tostato.
Pranzo: 210 g di fiocchi di latte o di formaggio magro spalmabile con 5 cracker integrali, 1 caffè (senza zucchero o con dolcificanti acalorici).
Cena: 100 g di bresaola o 2 wurstel, contorno a base di 240 g di broccoli lessati, 120 g di carote lessate, ½ banana e 100 g di gelato alla frutta.
Terzo giorno:
Colazione: 5 cracker integrali, 50 g di formaggio morbido, 1 mela, 1 caffè (senza zucchero o con dolcificanti acalorici).
Pranzo: 1 uovo sodo con 5 cracker integrali o 1 fetta di pane tostato.
Cena: 120 g di tonno al naturale, contorno a base di 240 g di barbabietole rosse lessate, 120 g di cavolfiore lessato, 2 kiwi o ½ melone e 100 g di gelato alla frutta.
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VARIANTI ALLA DIETA MIAMI
Similmente alla dieta Miami, anche altri regimi alimentari promettono di perdere peso velocemente.
Una di queste è la dieta Hollywood, della durata di 10 giorni, che prevede il consumo di frutta esotica a colazione, di pesce a pranzo e di carne a cena. Un’altra è la Birmingham, identica alla Miami per quanto riguarda i primi 3 giorni, ma con l’aggiunta di 4 giorni di mantenimento per introdurre con moderazione gli altri alimenti.
Bisogna ricordare però, che regimi dietetici così drastici hanno spesso effetti collaterali che non devono assolutamente essere sottovalutati.
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IL MANTENIMENTO POST-DIETA
A conclusione dei tre giorni di restrizioni, la dieta Miami propone infine di osservare un periodo di mantenimento, che dovrebbe tradursi nell'adozione di un nuovo e duraturo stile di vita, che associ a un regime alimentare sano ed equilibrato, la pratica costante di un'attività fisica.