Sono l’elemento vitale che fa crescere la pianta, un concentrato di sostanze preziosissime per la nostra salute. Stiamo parlando dei tuberi: la riserva di nutrimento dei vegetali. Sono la seconda fonte di approvvigionamento di carboidrati dopo i cereali e, in più, apportano tante vitamine e sali minerali.
PERCHÉ FANNO BENE
«Non limitarti a considerare come “tuberi” solo patate e carote», esordisce il biologo nutrizionista Leopoldo Cervo. «Le rape, per esempio, fanno parte della nostra storia e anche se sono state lungamente considerate un alimento povero, sono in realtà altamente depurative: stimolano la diuresi e contrastano la pigrizia dell’intestino», spiega l’esperto.
«Le patate dolci, che arrivano dal centro America, sono uno scrigno di antiossidanti, perfette anche per chi è intollerante alle Solanacee (patate tradizionali, melanzane e pomodori). L’igname è utilizzato per rinforzare il sistema immunitario e per contrastare i sintomi della menopausa e la dismenorrea. Il topinambur, ottimo per celiaci e diabetici, favorisce il recupero muscolare dopo l’allenamento e combatte la stanchezza. La pastinaca, infine, è nutriente e dà una mano a tenere bassi il colesterolo e la glicemia», aggiunge l’esperto. Vale dunque la pena di provarli tutti. Con i consigli (e le ricette) del dottor Cervo.
Sfoglia la gallery e scopri la selezione di “radici” utilizzate da sempre, anche se magari poco conosciute.
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Articolo pubblicato sul n. 19 di Starbene in edicola dal 24/04/2018