Pasqua, come scegliere l’uovo di cioccolato: ingredienti e calorie

A Pasqua è difficile resistere alla tentazione del cioccolato. Ecco i consigli della nutrizionista per scegliere l’uovo giusto (e per smaltirlo)



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Ce ne sono di tutti i tipi: oltre alle tradizionali uova di cioccolato al latte e fondente, ormai sono diffuse anche quelle al cioccolato bianco, alle nocciole, al pistacchio e persino con la frutta candita. Insomma, la scelta è sempre più difficile.

Quali sono le vuola di cioccolato più “sane”? Quante calorie apporta un pezzo di cioccolato e come smaltirle? Lo abbiamo chiesto alla nutrizionista e dietologa Monica Germani, ideatrice del metodo META (Medical Education Transformative Action).


Uova di cioccolato, cosa controllare in etichetta: quanto cacao?

Il primo suggerimento è controllare le etichette delle uova di Pasqua con l’elenco degli ingredienti. «Ciò che va controllato è la quantità minima di cacao e burro di cacao. Per il cioccolato fondente il cacao deve essere non inferiore al 35% e il burro di cacao almeno al 18%. Se però sull’etichetta c’è scritto extra, fine e finisssimo le quantità salgono rispettivamente al 43% e al 25%. Nel cioccolato al latte il cacao deve essere almeno al 25% (e il latte al 14%), che arriva al 30% del prodotto nel caso del cioccolato definito finissimo, superiore o extra, mentre il latte sale al 18% - chiarisce Germania –. È chiaro, però, che si tratta di quantità minime, ma maggiori sono e migliore è la qualità del cioccolato».

E gli altri ingredienti? «È inevitabile che ci siano altre sostanze, considerate “eccipienti”, ma è evidente che un cioccolato di qualità superiore ne ha quantità modiche. La lista degli ingredienti, in ogni caso, deve avere ai primi posto cacao e burro di cacao.


Uovo di cioccolato, meglio fondente o al latte?

«Ricordiamo subito che il cioccolato viene spesso demonizzato, ma né quello al latte, né il fondente sono di per sé dannosi per la salute. Il fondente ha una quota di zuccheri, ma non presenta colesterolo, è ricchissimo di antiossidanti e di potassio. Per queste sue caratteristiche il cioccolato fondente è da preferire rispetto ad altri tipi di dolci», dice l’esperta.

«Va detto, però, che le persone con insufficienza renale importante devono evitare il fondente, proprio per la sua ricchezza di potassio. In generale, in caso di patologie specifiche va consultato il medico».

Cioccolato fondente o al latto, qual è la differenza calorica?

Ma quali sono le altre differenze tra cioccolato fondente e al latte? Dal punto di vista delle calorie non c’è molta differenza: il fondente dà 515 calorie per 100 grammi e quello al latte intorno a 535/540. 

«Nelle giuste porzioni (da 10 a 25 g circa) si può scegliere il cioccolato in base al proprio gusto personale. Meglio non puntare su quello che preferiamo meno pensando solo al minor apporto calorico. In questo caso è facile che, non restando soddisfatti, si finisca poi per fare uno "strappo” su un altro dolce», consiglia l'esperta.

Come regolarsi con il cioccolato alle nocciole

E il cioccolato alle nocciole? «Consiglio di fare attenzione all’indice glicemico, la capacità di un alimento di alzare la glicemia dopo l'assunzione nel tempo. Il cioccolato al latte presenta un maggiore quantitativo di zuccheri; il fondente ne ha meno, quello alle nocciole sta nel mezzo. Ovvero: ha un po’ meno cioccolato, ma per la presenza delle nocciole "va in pareggio" dal punto di vista delle calorie e, inoltre, la presenza della frutta secca contribuisce ad abbassare l’indice glicemico», spiega Germani.


Il cioccolato bianco

«Nel caso del cioccolato bianco non potremmo parlare di cioccolato vero e proprio, perché è un mix di burro di cacao, con una percentuale abbastanza elevata di zucchero (non inferiore al 20%) e con prodotti a base di latte per circa il 14-18%. Fornisce circa 550 calorie per 100 grammi e la quantità di carboidrati (specie zuccheri, che possono arrivare 57/58 grammi, oltre la metà di una tavoletta classica) è molto più alta rispetto al cioccolato vero e proprio, fondente o al latte». 

«Le proprietà di quello che chiamiamo cioccolato bianco non sono le stesse del cacao: presenta calcio e vitamine B2 e B3, ma non ha gli stessi antiossidanti del fondente. Per chi soffre di trigliceridi e colesterolo alto o intolleranza al lattosio, quindi, non è consigliato».


Come smaltire il cioccolato mangiato a Pasqua e Pasquetta

«Per smaltire il cioccolato di Pasqua, considerato che si finisce facilmente per mangiarne di più riseptto alle dosi contenute cui abbiamo accennato (in ogni caso, consiglio di non superare 50 g per gli uomini e 40 g per le donne, quindi 250-240 calorie), l'ideale è dedicarsi a fine pasto a una bella passeggiata (un'oretta a passo medio), mezz'ora a passo sostenuto. Oppure al proprio sport preferito, nuoto, tennis o ciclismo, l'importante è muoversi per almeno mezz'ora. Ottimo anche se si è appassionati di giardinaggio e si vuole approfittare delle giornate di Pasqua e Pasquetta per didicarsi a piante e fiori: anche un’oretta di quest'attività permette di smaltire le calorie in più del cioccolato».


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