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Rimedia agli sgarri con la dieta della compensazione: come funziona

Si può vivere a lungo e in salute anche senza rinunciare a qualche sgarro a tavola. Basta “rimediare” con i cibi giusti. È la tesi sostenuta in un libro appena uscito di un giovane ricercatore italiano

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Avere uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta è la chiave per vivere a lungo e in salute. Non per questo dobbiamo rinunciare al piacere di un drink con gli amici o alla cena al ristorante: l’importante è bilanciare le trasgressioni con una dieta di compensazione. Paolo Soffientini, biotecnologo e ricercatore Ifom (l’Istituto Firc di Oncologia molecolare dove si studiano i meccanismi che sono all’origine dei tumori), lo spiega nel manuale recentemente pubblicato Cent’anni da leoni, Mondadori, 18 €.


Ci sono alimenti “neutralizzanti”

«Nessun alimento fa miracoli se abitualmente mangiamo male o beviamo troppo, ma alcuni cibi sono in grado di neutralizzare gli effetti degli stravizi occasionali.

Adottare una dieta di compensazione vuol dire consumarli con regolarità e in particolare nei giorni che precedono e seguono lo “sgarro”. La loro caratteristica è di depurare l’organismo dalle tossine che si accumulano quando cediamo alle tentazioni», spiega il biotecnologo.


Arance e broccoli stimolano il fegato

Questi superalimenti appartengono tutti al mondo vegetale, sono ricchi di antiossidanti che neutralizzano i radicali liberi prodotti da uno stile di vita scorretto e soprattutto disintossicano il fegato, fondamentale organo emuntore: «È noto che hanno questa proprietà le verdure amare, come la rucola e la cicoria, perché stimolano la secrezione biliare. In pochi sanno, però, che anche arance e barbabietole sono ottimi attivatori della funzionalità epatica.

Poi ci sono i broccoli, il cavolo viola, il cavolfiore e i cavoletti di Bruxelles: sentiamo spesso esaltare le loro proprietà antitumorali, ma raramente si parla della capacità di favorire l’eliminazione delle tossine dal fegato e dal sangue. Altrettanto efficaci sono gli amminoacidi solforati della cipolla, mentre i germogli di soia regolano il Ph ematico riportandolo al corretto grado di alcalinità dopo un’abbuffata. L’azione detox di questi alimenti viene potenziata dall’esercizio fisico regolare», chiarisce l’esperto.


Il prezzemolo è ok per il bicchiere di troppo

Perché rinunciare a un aperitivo o a un bicchiere di vino quando si è in buona compagnia? «L’importante è compensare con alimenti dagli effetti diuretici, che liberino l’organismo dalle scorie prodotte dall’alcol. In cima alla lista dei più efficaci c’è il prezzemolo, potente stimolatore dell’attività renale, seguito dall’aglio e dagli agrumi. Quando si ha in programma una serata di movida, poi, vale la regola dell’1:1, cioè per ogni bicchiere di alcol bevine uno di acqua, così aumenti la sensazione di riempimento e limiti la voglia di alcolici», conclude Paolo Soffientini.


Macedonia detox

Ecco una ricetta detox di Paolo Soffientini: metti in una ciotola fettine di cavolo viola, una mela a tocchetti, 20 uvette, 20 pinoli e il succo di 1 limone e lascia riposare per 30 minuti, coprendo il tutto con la pellicola e premendo con un peso. Insaporisci con un filo d’olio extravergine di oliva, spezie a piacere e sale.


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Articolo pubblicato sul n. 42 di Starbene in edicola dal 2/10/2018



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