Mangiare cachi fa bene: ecco 6 buoni motivi
Sono i frutti ideali per il cambio di stagione, perché depurativi e disintossicanti. In più regalano una carica di energia: aiutano l’organismo ad affrontare l’affaticamento autunnale e a rinforzarsi in vista dei mesi più freddi
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di Angela Altomare
I cachi sono una prelibatezza della tavola d’autunno. Gustosi, dolci e super nutrienti, sono il frutto ideale per affrontare con una marcia in più il senso di stanchezza tipico del cambio di stagione e per potenziare le difese dell’organismo in vista dei mesi invernali.
Energizzanti e rimineralizzanti, contengono nutrienti che li rendono un vero e proprio integratore naturale. «Grazie all’apporto di vitamine, antiossidanti, minerali e zuccheri semplici e complessi, questi frutti aiutano a ritrovare la giusta carica per affrontare lo stress del passaggio di stagione e i piccoli malesseri che può comportare», spiega la nutrizionista Mariarosa Di Lella.
Per scoprire tutti i loro benefici continua a sfogliare il nostro articolo.
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LIBERANO DALLE TOSSINE
Grazie alla loro virtù depurative ed epatoprotettive dovute al notevole apporto di minerali dal potere diuretico come il potassio, e di vitamine come la C dal potere antiossidante, i cachi migliorano le funzionalità epatiche. Aiutano il fegato a mantenersi sano e ben funzionante e a depurarsi dalle sostanze nocive.
L’accumulo in eccesso di queste sostanze di scarto dovuto alla cattiva alimentazione o alle abitudini di vita scorrette, come sedentarietà, alcol, fumo, affatica gli organi che, come il fegato, avrebbero il compito di eliminarle, depotenziando così le funzioni dell’organismo, compreso il metabolismo.
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MANTENGONO ATTIVO L’INTESTINO
Per le loro proprietà lassative i cachi sono un prezioso alleato delle funzionalità intestinali. Ricchi di fibre, ne contengono circa 2,5 g ogni 100 g, sono in grado di migliorare le attività dell’intestino, favorendo lo smaltimento delle tossine.
«Questi frutti sono indicati - spiega l’esperta - soprattutto per chi che soffre di stitichezza. Grazie ai loro nutrienti aiutano a detossificarsi e a potenziare la salute intestinale».
Il momento della giornata più adatto per sfruttare al meglio le loro virtù lassative? «Al mattino appena svegli. A colazione - suggerisce l’esperta - un caco può essere un’alternativa decisamente più salutare dei classici biscotti».
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SONO ALLEATI DELLA DIETA… A PICCOLE DOSI
Per i motivi che abbiamo visto, i cachi sono alleati della linea. A patto di non mangiarne troppi. «Un frutto da 100 g contiene circa 70 calorie e ben il 12% di zuccheri. Se si considera che un cachi pesa mediamente intorno ai 200-300 g, mangiandone uno si possono superare anche le 200 calorie e il 36% di zuccheri.
Meglio limitarsi a un frutto al giorno. Per non rischiare di fare il pieno di zuccheri e calorie se si decide di consumare i cachi dopo pranzo o cena, durante il pasto meglio rinunciare a pane e pasta. Questi frutti, poi, non sono adatti a chi soffre di diabete o è in sovrappeso», consiglia la nutrizionista Di Lella.
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COMBATTONO LA STANCHEZZA
In autunno senso di affaticamento e spossatezza sono malesseri diffusi a causa del cambiamento del tempo e delle temperature.
I cachi, frutti superenergetici sono una buona riserva di potassio, un sale minerale utile per tenere lontani stanchezza e debolezza, tipiche del passaggio dall’estate all’autunno. Il potassio è utile anche per il benessere dei muscoli.
Grazie alla presenza di zuccheri semplici, che possono essere usati dall’organismo come benzina immediatamente disponibile, i cachi assicurano un buon recupero delle forze anche nei periodi più stressanti. «Mangiati a metà mattina o a metà pomeriggio, come spuntino fuori pasto, aiutano a ricaricarsi e a contrastare la fatica, sia se si praticano attività intellettive sia sportive», dice l’esperta.
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DIFENDONO DAI MALANNI DI STAGIONE
Vitamine e minerali, come quelle contenute nei cachi rappresentano il mix ideale per tenere lontano virus e batteri.
Nei mesi autunnali con gli sbalzi repentini di temperatura è facile andare incontro a febbre, mal di gola, raffreddori. Per prevenirne l’insorgenza e mantenere efficienti le funzionalità dell’organismo è necessario potenziare le difese immunitarie anche attraverso l’alimentazione, e quindi privilegiare frutti ricchi di queste sostanze.
«Grazie al loro elevato contenuto di rame e di vitamina C, i cachi aiutano a rafforzare il sistema immunitario contro i malanni di stagione e a migliorare la risposta dell’organismo all’attacco degli agenti virali e batterici», spiega la nutrizionista.
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CONTRASTANO L’INVECCHIAMENTO
I cachi sono anche un elisir di giovinezza per la pelle. In particolare, il periodo autunnale è un momento delicato per la cute: dopo l’esposizione al sole estivo, infatti, arrivano gli sbalzi di temperatura, che, complici lo smog e lo stile di vita disordinato, favoriscono l’invecchiamento dell’epidermide.
«La vitamina C, il betacarotene, il licopene, la luteina e la zeaxantina, presenti nei cachi sono una arma vincente per contrastare l’invecchiamento cellulare. Queste sostanze aiutano a proteggere l’organismo dall’azione dannosa dei radicali liberi, molecole che attraverso meccanismi ossidativi creano danni a organi, tessuti e cellule», conclude la dottoressa Mariarosa Di Lella.