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Cavoli & co, la protezione contro il tumore

Broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, cavolo cappuccio e verza sono gli alleati della tua salute. Scopri la ricetta per una protezione antitumore

Foto: iStock



Vuoi mettere a punto il tuo organismo? La cucina naturale ti viene in aiuto. Il mondo vegetale mette a tua disposizione molti supercibi benefici. Un esempio? Cavoli e affini! Sono ottimi alleati per garantirti una protezione antitumore.


PERCHÉ CAVOLI & CO TI FANNO BENE
Broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, cavolo cappuccio, verza
: sono alcune delle brassicacee (o crucifere), piante dal particolare odore pungente, causato da molecole chiamate “composti solforati”. Vale la pena sopportarlo: «I componenti puzzolenti sono potenti antinfiammatori, responsabili dei benefici effetti sulla salute di chi consuma questi ortaggi in modo regolare», dice la dietologa Diana Scatozza. Numerosi studi dimostrano che chi ne mangia più di una porzione alla settimana ha un minor rischio di insorgenza di tumori in confronto a chi non ne consuma affatto. Contengono indoli, sostanze fitochimiche derivate dai glucosinolati, che contribuiscono a bloccare gli agenti cancerogeni (soprattutto della mammella) grazie allo sviluppo di enzimi che disintossicano l’organismo. Il sulforafano, invece, ha un potere protettivo nei confronti di tumori al colon e alla prostata, di leucemia e neuroblastoma. Una breve lessatura o la cottura al vapore non ne compromette le qualità nutritive. Da evitare la cottura nel microonde.


Ecco una delle ricette con barbabietole pubblicate sul ricettario
La cucina naturale di Starbene, realizzato in collaborazione con Olio Cuore, in allegato con il n° 16 del magazine in edicola il 5 aprile 2016. 


OKONOMIYAKI - LA RICETTA
Ingredienti per 4 persone: 1/2 cavolo cappuccio rosso - 100 g di cavolfiore giallo a cimette - 120 g di cimette miste (broccoletti, cavolfiori verde e bianco) - 5 cm di alga kombu - 200 g farina (o di grano saraceno)-1 cipollotto - 150 g di anacardi non salati e non tostati - tamari (salsa di soia priva di frumento) - olio di semi di arachidi
1) Taglia il cavolo rosso a dadini e mettilo in una ciotola. Fai marinare gli anacardi coprendoli a filo di tamari. Sciacqua l’alga kombu sotto l’acqua fredda, puliscila con un telo umido, mettila in una pentola con 1 l di acqua fredda, fai riposare 5 minuti, poi porta su fuoco dolce e scalda fino al bollore. Spegni e fai raffreddare il brodo. Scotta le cimette miste per 5 minuti in acqua bollente salata e scolale.
2) Versa la farina setacciata nella ciotola del cavolo rosso. Diluisci con qualche mestolo di brodo freddo, fino a ottenere un impasto morbido.
3) Scola gli anacardi e uniscili all’impasto con la parte bianca del cipollotto e quella verde tenera, finemente tritate. Unisci il cavolfiore giallo tagliuzzato e mescola delicatamente, diluendo se serve con altro brodo.
4) Scalda una padella da 16-18 cm, con il fondo velato d’olio e versa 1/4 del composto in uno strato di 1-2 cm. Disponi in superficie alcune delle cimette miste e cuoci 3-4 minuti a fuoco moderato finché il fondo è rappreso. Gira e termina la cottura sull’altro lato. Prepara altre 3 porzioni. Guarnisci con le cimette miste rimaste.


L'IDEA IN PIÙ: IL LATTE DI SOIA
Questa ricetta è un concentrato di composti solforati antinfiammatori, la cui azione è potenziata dall’alga kombu, antiossidante (oltre che anticellulite). È un piatto completo, solo un po’ povero di proteine: completa con un dessert proteico vegetale, per esempio un frullato preparato con nespole e latte di soia, ricco di fitoestrogeni, considerati fattori benefici per la prevenzione del tumore, soprattutto al seno.


Qui puoi scaricare il pdf del ricettario La cucina naturale di Starbene

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