di Daniela Bavestrello
Articolo pubblicato sul n° 33 di Starbene in edicola dal 2 agosto 2016
di Daniela Bavestrello
Per molti la vacanza è sinonimo di libertà. Finalmente, dopo un lungo anno di impegni e doveri da rispettare, possiamo godere senza limiti del tempo che abbiamo a disposizione, delle compagnie che più ci piacciono e, perché no, anche del cibo. Tuttavia, mentre con gli amici e gli hobby che amiamo, possiamo concederci il lusso di non avere freni, con il mangiare (e il bere) il discorso è completamente diverso.
CONCEDITI SOLO QUALCHE SGARRO
La vacanza è spesso sinonimo di allegria e condivisione. Ma non possiamo cedere a qualsiasi tentazione e abbuffarci senza controllo. Dobbiamo sempre ricordarci del nostro corpo, con le sue necessità, il numero di calorie ok e il giusto mix di alimenti che gli servono per funzionare bene. Quindi: meglio non fare pasticci, con il cibo o con l’alcol, per più giorni di seguito. Dovrebbe essere una regola valida per tutti, per chi è a dieta, ma anche per chi, semplicemente, ha capito che mangiare bene è un diritto-dovere che abbiamo nei confronti di noi stesse. Questo significa che, in vacanza, dovremmo ricordarci di noi e di quello che vogliamo per la nostra salute. Proprio come cerchiamo di non “sforare” il nostro budget economico e, sebbene ci concediamo qualche follia, stiamo ben attente a non esagerare, dovremmo ricordarci di fare i conti anche “in pancia”, nel rispetto del nostro benessere.
NON FARTI CONDIZIONARE DAGLI ALTRI
Qualche volta, però, è come se gli altri, i loro ritmi, le loro abitudini diverse dalle nostre, prendessero il sopravvento. Così ci lasciamo influenzare dall’amica che compera un abito troppo costoso, e magari acquistiamo anche noi un capo, pur sapendo che non lo metteremo mai e che ci ritroveremo con il rimpianto di aver buttato via mezzo stipendio per nulla. Oppure, a tavola, ci lasciamo indurre dalla compagnia a mettere da parte le nostre idee e regole (non vogliamo che gli altri sappiano che siamo a dieta!) per tuffarci in una bolgia di cibo di cui non sentiamo neppure il sapore, ma solo l’illusione di una felicità condivisa. Comportamenti che, come si può intuire, non hanno a che fare con la dieta, o con il nostro conto in banca, ma con l’incapacità di reggere, e proteggere, le nostre idee, noi stessi, il nostro valore. Gli altri ci sembrano migliori, più forti, e noi non ce la sentiamo di dire di no, per paura di apparire deboli, fragili, sciocchi o incapaci. Probabilmente una volta rientrati a casa, e messe a stecchetto sia le nostre spese sia la nostra cucina, le “perdite” saranno tamponate e recupereremo soldi e linea fisica. Ma la questione resta, bisogna imparare a combattere questa debolezza. Ed è importante partire da una considerazione di fondo: è come se ci vergognassimo di quello che siamo. Ma perché alcuni di noi non vogliono dire che fanno quotidianamente attenzione a ciò che mangiano per mantenere la linea? E altri ammettere che lavorano duramente tutto l’anno per permettersi una bella vacanza? Cosa ci fa pensare di valere meno? Siamo davvero convinti che la gente “normale”, sia come ce la immaginiamo? Sempre felice, sempre perfetta, sempre favolosamente ricca e bella senza fare alcuno sforzo? In realtà, a pensarci bene, queste sono favole, proprio come quelle lette nei libri o viste in qualche film. Se proviamo ad andare oltre l’inganno del racconto, scopriamo che l’attrice tanto ammirata si esercita in palestra ore ed ore e mangia la metà di quello che pensiamo.
IMPARA A DIRE NO A QUELLO CHE NON TI VA
Allora, la prima cosa da fare è capire che la nostra strada, le nostre fatiche, il nostro modo di vivere sono sicuramente degni. Proprio perché ci mettiamo il nostro impegno. Forse non tutti seguono le nostre regole, e magari altri sembrano avere vita più facile. Ma dobbiamo ricordarci che l’esistenza è la nostra. E dobbiamo trascorrerla in armonia, prima di tutto, con noi stesse. Senza perderci dietro i modi o le mode degli altri. Perciò alziamo la testa e cerchiamo di essere orgogliose di poter dire di no a quello che non ci va. E se in vacanza o alle cene con amici qualcuno storce il naso per le nostre scelte alimentari, proviamo a restare tranquille, e seguire la nostra inclinazione. La nostra salute vale molto di più di una semplice chiacchiera da salotto. Probabilmente, il giorno dopo, scopriremo altri che fanno come noi, perché hanno scoperto il vero segreto: essere se stessi.
DIETA "LIBERA" ANCHE IN FERIE
Le vacanze in compagnia possono rappresentare un problema per chi segue un regime restrittivo, oppure ha deciso (o non può) mangiare alcuni cibi. «Ma la Dieta Libera di Starbene non impone un menu fisso», afferma la dottoressa Carla Lertola, che l’ha realizzata insieme al suo team. «Nessun alimento (fatte rarissime eccezioni) è vietato, per cui non sei costretta a fingere con nessuno. Certo, dovrai prestare attenzione alle porzioni, evitare i bis... ma potrai godere pienamente dell’aspetto conviviale delle cene tra amici senza sembrare fissata con il cibo. Ricorda che il nostro programma dimagrante non esclude i carboidrati (pasta, pane, prodotti da forno) che sono in genere i primi a essere eliminati dai regimi iperproteici molto di moda. Vedendoti ordinare un piatto di spaghetti nessuno potrà immaginarsi che sei attenta alle calorie. E tu potrai gustarti il pasto (e la compagnia degli amici) continuando a mantenere celato (se vuoi) il tuo piccolo segreto», conclude la nostra esperta.
Articolo pubblicato sul n° 33 di Starbene in edicola dal 2 agosto 2016
Le risposte dei nostri esperti
Cara lettrice/caro lettore, le consiglio di rivolgersi ad un medico specialista in scienza dell'alimentazione o ad un servizio di dietetica di un ospedale della sua zona. In questo modo, dopo un'adeg...
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