A dieta a 16 anni: il menu giusto
Con l’aiuto di una specialista, una giovane liceale ha perso 15 chili e riscoperto il piacere dell’estate. Ecco il suo racconto
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Abito al mare e ogni anno, in questo periodo, vivevo il solito disagio: mettermi in costume, con i miei 70 kg per 1,58 m di altezza. Oggi ne peso 55 e shorts e bikini non sono più un problema, anzi! Ho 16 anni e queste sono le vacanze più belle della mia vita. Com’ero arrivata a pesare tanto? Faccio il liceo classico e lo studio mi ha sempre impegnato molto: a partire dal ginnasio, ho persino smesso di giocare a pallavolo. Niente sport, ore di studio, stress da interrogazioni e la cucina e i biscotti sempre a portata di mano: è così che negli ultimi anni, già da sempre un po’ rotondetta, ho messo su tutti quei chili che mi facevano sentire diversa dalle mie compagne.
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Ho studiato bene il programma
Sono arrivata dalla dottoressa Lertola su consiglio di un’amica di mia mamma, che era preoccupata della mia alimentazione disordinata e anche dei consigli un po’ strampalati che tutti si sentivano in diritto di darmi: “mangia solo frutta”, “non toccare più la pasta”, “via tutti i formaggi”. La dietologa mi ha parlato con simpatia, ma anche con schiettezza: era ora di mettere ordine nel mio modo di mangiare.Ho cominciato a seguire il mio programma con curiosità, quasi timorosa di poter mangiare così tanto: eppure dimagrivo, eccome se dimagrivo! La prima ad accorgersene è stata una mia pro-fessoressa, che mi ha chiesto che dieta stessi seguendo. Ecco, in quel momento, mentre le spiegavo come organizzavo i miei pasti, combinando carboidrati, proteine e tante verdure, senza mai saltare colazione e spuntini, mi sono sentita davvero padrona della situazione, molto più sicura di me che in passato.
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Camminare, che antistress
I risultati presto li hanno visti tutti: sono dimagrita gradualmente, un paio di chili al mese, senza cedimenti e smagliature. Anche il viso si è “sgonfiato” e la pelle è più bella. E ora che è estate e sto seguendo il mantenimento, mi prendo le soddisfazioni più grosse. Gli amici cittadini che mi rivedono dopo un anno non mi riconoscono! Pure le mie abitudini sono cambiate: non ho ricominciato a giocare a pallavolo, ma ho seguito il consiglio della dottoressa di camminare. Anche quest’inverno mi ritagliavo dei momenti di pausa dallo studio e macinavo chilometri sul lungomare, con il risultato di smaltire, oltre al sovrappeso, anche la tensione scolastica. Per quanto riguarda le mie “abbuffate” di biscotti, sono solo un ricordo: ora faccio spuntini di frutta o sgranocchio verdure a volontà. Tanto so che nessuno mi vieta un gelato o una pizza ogni tanto: li potevo mangiare persino quando ero a dieta...».
Caterina R., 16
Testo raccolto da Simona Acquistapace
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È un’età delicata: niente forzature
«La cosa più importante, con i giovanissimi, è aiutarli a mantenere un rapporto positivo con il cibo che condizionerà tutta la loro vita futura. Mangiare deve restare un piacere. Dimagrire deve essere un percorso da affrontare con tranquillità e senza privazioni», premette Carla Lertola, la dietologa della Dieta Libera di Starbene. «Con Caterina, una volta stabilito che non soffriva di alcun disturbo del comportamento alimentare e che aveva una famiglia attenta, pronta a sostenerla, ho messo a frutto la sua intelligenza e la sua capacità di programmarsi. Proprio come è in grado di districarsi tra versioni di greco e latino, così è stata capace di usare la sua determinazione per organizzare lo schema alimentare quotidiano». Anche il suo rapporto con l’attività fisica non ha subito forzature. «Era inutile costringerla a ore di palestra, quando era chiaro che, almeno in questo periodo, preferisce rivolgere la sua energia allo studio», racconta la specialista.
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La mia giornata tipo
Ecco un esempio di cosa mangiava Caterina quando era a dieta:
>Colazione: una tazza di latte con 30 g di cereali
>Spuntino: una fetta d’anguria
>Pranzo: una frittata di 2 uova alle verdure con insalatona di pomodori e 70 g di pane
>Merenda: un gelato fiordilatte e fragola
>Cena: 70-80 g di couscous con 150 g di calamari e seppie, più carote e zucchine saltate agli aromi
>Dopo cena: un cioccolatino
>Condimenti: 4/5 cucchiaini di olio extravergine d’oliva
Articolo pubblicato sul n. 30 di Starbene del 14/07/2015