Menopausa: disturbi urinari, fragilità capillare, sarcopenia

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di Laura Della PasquaLaura Della Pasqua


1. Sono preoccupata per i disturbi urinari, che non migliorano


2. Da quando sono in menopausa soffro di fragilità capillare


3. Sto perdendo massa muscolare, posso fare qualcosa?


incontinenza urinaria, basso ventre, vagina

1. Sono preoccupata per i disturbi urinari, che non migliorano

Diversi fattori legati allo stile di vita, come la sedentarietà, un’alimentazione non controllata, l'obesità, possono peggiorare i disturbi urinari della menopausa. Il sovrappeso è un fattore di rischio modificabile in questo problema. Basta pensare che ogni aumento di 5 unità dell’indice di massa corporea è associato a un aumento del 20-70% del rischio di incontinenza. Questa subisce un miglioramento quando si registra un calo del peso corporeo. È un aspetto che diventa particolarmente rilevante durante la menopausa quando è più facile mettere su chili.

Vediamo quali alimenti è bene limitare e quali sono consigliati per contrastare i disturbi urinari in menopausa. Consigliati sono verdura, cereali e frutta. Sedano e prezzemolo svolgono una azione diuretica, aglio e cipolla hanno proprietà antimicrobiche e immunostimolanti. Per la frutta, da privilegiare mirtilli, ribes e frutti di bosco, ricchi in vitamina C per rinforzare le vie urinarie e il sistema immunitario. Da limitare, tra le verdure, carote, cavolfiore, sedano, cicoria, melanzane, peperoni, zucchine, rape, spinaci, pomodori e salsa di pomodoro e tra la frutta banane, mele, albicocche, fragole, anguria, ananas, kiwi, pesche e uva. Da evitare, invece, i cibi piccanti quali peperoncino, pepe, spezie e formaggi piccanti, perché possono agire come irritanti della vescica. Alcool, caffeina e teina, possono stimolare le mucose dell’organismo, vescica compresa. Da evitare o comunque limitare i dolcificanti artificiali in pastiglie o contenuti in alcuni yogurt, marmellate, prodotti da forno e bibite, i grassi animali come burro, lardo, margarine, che possono rallentare la digestione. Sul fronte farmacologico, quando il problema è importante e non è possibile fare la terapia ormonale a base di estrogeni, c’è l’ospemifene, usato per trattare i disturbi genito-urinari. Il farmaco è capace di stimolare la crescita delle cellule dell’epitelio vaginale senza però stimolare l’attività dei recettori per gli estrogeni nella mammella. 

Donna matura seduta sul divano, gambe, vene varicose

2. Da quando sono in menopausa soffro di fragilità capillare

In menopausa il problema si riscontra frequentemente ed è legato a insufficienza venosa, a sua volta determinato da un indebolimento della struttura delle pareti dei capillari e dei vasi venosi e da un'incontinenza delle valvole venose. I sintomi sono sensazione di pesantezza, affaticamento, gonfiore e dolori alle gambe, formicolii, crampi, prurito e ritenzione idrica, che vengono accentuati ulteriormente se si assumono terapie a base di estrogeni e progestinici come la terapia ormonale sostitutiva per i disturbi della menopausa. La domanda che tante donne pongono è se la Tos è controindicata se si hanno le vene varicose. In linea generale, la presenza di capillari o vene varicose, senza altri fattori di rischio, non è un ostacolo alla terapia ormonale. È comunque fondamentale, per non aumentare il rischio di trombosi, utilizzare terapie con un dosaggio basso di estrogeni e una via di somministrazione con minore assorbimento e metabolizzazione, come la via transdermica (cerotti, gel, creme, spray). Se, invece, ci sono stati familiari con problemi di trombosi venosa, flebiti, ictus, infarti insorti in età giovanile al disotto dei 45 anni o problemi di malattie autoimmuni, bisogna sospettare una trombofilia, cioè una predisposizione genetica che aumenta le probabilità di avere un rischio trombotico. In questi casi sarà opportuno fare delle analisi specifiche del sangue. Se queste analisi mettono in evidenza problemi della coagulazione, predisposizione genetica per la trombofilia, o problemi di malattie autoimmuni, sarà necessario valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio della terapia ormonale anche con l’aiuto dell’angiologo.

yogurt greco

3. Sto perdendo massa muscolare, posso fare qualcosa?

Con la menopausa, ma in generale dopo i 50 anni, c’è il rischio della sarcopenia, ovvero della perdita di massa muscolare. Il fisico non è più in grado di rigenerarsi come un tempo, proprio perché la sarcopenia comporta questa riduzione fisiologica del tono muscolare. Chi fa un’attività mediamente sportiva se ne rende conto perché le sue performance, andando in là con gli anni, tendono a diminuire in termini di prestazione e resa sul campo. L’alimentazione gioca un ruolo importante, perché diete ricche di proteine e aminoacidi aiutano ad avere un trofismo muscolare più adeguato, grazie anche all’utilizzo di integratori e sali minerali che aiutano il muscolo ad assimilare più rapidamente le sostanze di cui ha bisogno per il proprio metabolismo. 

Se la donna segue un’alimentazione ricca in grassi, accumulerà solamente tessuto adiposo e non massa muscolare. Bisogna fare una differenza tra chi ha sempre praticato sport e che biologicamente è sempre stata molto attiva, quindi ha un sistema muscolo-scheletrico abituato a lavorare, con un metabolismo più allenato e chi invece ha condotto una vita sedentaria e all’improvviso si vuole rimettere in forma, ci metterà decisamente molto più tempo a ottenere gli stessi risultati. A partire dai 50 anni, ogni anno la massa muscolare si riduce in condizioni normali dello 0,5-1%. In generale è molto più difficile costruire nuovo tessuto muscolare che mantenere quello che si è già costruito. Si può però aumentare la forza. Innanzitutto va incrementato l’apporto proteico con carne bianca, pesce, legumi, uova, latticini come grana e yogurt greco e frutta secca. Questa abitudine alimentare andrebbe abbinata a regolar esercizio fisico che combini allenamento aerobico per aumentare la resistenza fisica, allenamento funzionale per forza e mobilità, esercizi di rinforzo per la crescita della massa muscolare, esercizi focalizzati su coordinazione ed equilibrio. Aiutano anche integratori con aminoacidi e vitamine.

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