Menopausa: cosa fare dopo isterectomia e contro vampate e tachicardia

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di Laura Della PasquaLaura Della Pasqua


1. Sono in menopausa da 5 anni e ho ancora vampate molto ravvicinate e fastidiose. Cosa posso fare?


2. Da 4 anni sono in menopausa dopo un'isterectomia. Qualche consiglio contro i disturbi tipici?


3. Mi sveglio spesso di notte per tachicardia sovraventricolare legata alla menopausa


Vampate

1. Sono in menopausa da 5 anni e ho ancora vampate molto ravvicinate e fastidiose. Cosa posso fare?

Le vampate possono durare a lungo, anche in menopausa avanzata. Se sono così forti da essere quasi invalidanti, l’unica soluzione è la terapia ormonale sostitutiva. La prescrizione, però, deve essere fatta da un ginecologo e dopo la valutazione di una serie di aspetti, a cominciare dalla presenza di casi oncologici nei genitori. La Tos non è una soluzione da prendere alla leggera e va valutata caso per caso dal ginecologo. In alternativa, ci sono una serie di integratori, efficaci anche se non risolutivi.

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2. Da 4 anni sono in menopausa dopo un'isterectomia. Qualche consiglio contro i disturbi tipici?

Le donne sottoposte a intervento di isterectomia sono soggette a un anticipo di menopausa di circa 2 anni e dei connessi effetti collaterali della fine del ciclo mestruale. Pertanto si manifestano le vampate e gli altri fastidi tipici, in numerosi casi, della menopausa. La situazione va affrontata tenendo conto della causa che ha portato all’operazione chirurgica. La terapia ormonale sostitutiva va valutata con estrema attenzione e sotto il controllo scrupoloso del ginecologo. Si può agire anche con integratori che hanno comunque una importante efficacia. Quanto alle altre conseguenze della menopausa come ipertensione, osteoporosi e aumento di peso, è opportuno valutare lo stile di vita e intervenire sui singoli problemi con terapie ma anche modificando le abitudini.

tachicarda

3. Mi sveglio spesso di notte per tachicardia sovraventricolare legata alla menopausa

Alcune donne già durante la premenopausa, intorno ai 45 anni, lamentano risvegli notturni per tachicardie. L’aumento della frequenza cardiaca è legato alla diminuzione degli ormoni sessuali, gli estrogeni. Chi soffre di questo problema dovrebbe recarsi dal cardiologo una volta l’anno per misurare e monitorare la funzionalità del cuore. Spesso con l’entrata in menopausa, le tachicardie tendono ad associarsi alle vampate di calore, a conferma di una generale sofferenza del sistema neurovegetativo. Chi fino a qui momento ha sottovalutato un corretto stile di vita, sane abitudini alimentari e attività fisica, è opportuno che ora ne prenda consapevolezza.

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