di Ida Macchi
TI FA MALE LA BASE DI UN DITO, CHE OGNI TANTO RIMANE PIEGATO
Per stenderlo devi forzarlo e facendo questa manovra senti uno schiocco, associato a dolore.
La causa - «Probabilmente soffri di dito a scatto, legato a un restringimento dell’ingresso del canale in cui scorrono i tendini che permettono di flettere le dita, letteralmente strozzati», spiega il dottor Maurizio Musso, chirurgo della mano del Centro traumatologico ortopedico di Milano.
I rimedi - Tieni a riposo la mano e utilizza, con il consenso del tuo medico, farmaci antinfiammatori (a base per esempio di ketoprofene o ibuprofene) per una settimana. Se il dolore non passa rivolgiti a uno specialista: può prescriverti un’infiltrazione di cortisone, potente antinfiammatorio.
Il trattamento non va ripetuto perché può indebolire il tendine. Oppure, può prescriverti un ciclo di sedute di ultrasuoni in acqua: hanno un’azione antalgica e antinfiammatoria.
Se lo scatto è molto frequente, valuta l’eventualità di risolverlo con l’intervento chirurgico: in anestesia locale, dura circa 10 minuti e apre la parte ristretta del canale in cui scorrono i tendini.
HAI UN DOLORE AL MARGINE ESTERNO DEL POLSO E LUNGO IL DORSO DEL POLLICE
A volte si diffonde all’avambraccio e peggiora nei movimenti di presa: per esempio, nell’aprire un barattolo, strizzare un panno, o girare una chiave.
La causa - «Potresti soffrire di malattia di De Quervain, che consiste nell’infiammazione e nel restringimento della guaina che riveste due dei tendini che fanno muovere il pollice», spiega il dottor Musso. «In genere ne soffre chi fa movimenti ripetitivi con il polso: se suoni, cuci, ricami, usi molto il mouse o la tastiera del pc, o sei una neomamma e tieni a lungo in braccio il tuo bambino».
I rimedi - Tieni a riposo la mano per almeno una settimana ed applica 3-4 volte al giorno un gel all’arnica, pianta con azione antinfiammatoria e antidolorifica. Poco utile, invece, il tutore: spesso viene mal tollerato e rende ancor più acuto il dolore. Se non passa, rivolgiti al medico, che può prescriverti antinfiammatori da prendere per bocca, o un ciclo di laserterapia, cura con effetto analgesico.
Nei casi più seri, può essere indicato l’intervento chirurgico: in anestesia locale e in day hospital, consiste nell’aprire la guaina tendinea che si è ristretta, in modo che non crei più attrito sui tendini. Puoi muovere la mano subito dopo l’intervento.
AVVERTI DOLORE E FORMICOLIO A POLLICE, INDICE, MEDIO E A METÀ DELL'ANULARE
Il disturbo è più fastidioso di notte, tanto da svegliarti.
La causa - «Potresti soffrire della sindrome del tunnel carpale. Nella maggior parte dei casi è legato all’aumento di spessore del “soffitto” di un canale del polso (il tunnel carpale) in cui transita il nervo mediano, che fornisce la sensibilità alle prime tre dita e controlla parte del movimento del pollice», spiega il dottor Musso. «Compare più frequentemente in gravidanza e durante la menopausa: l’organismo, infatti, trattiene più liquidi, contribuendo a restringere il diametro del tunnel».
I rimedi - Rivolgiti al medico: con una semplice elettromiografia, che valuta la conduzione del nervo, può confermare la diagnosi. Se la forma è lieve, può prescriverti un tutore da indossare di notte ed eventualmente un antinfiammatorio per bocca o da applicare come crema sul polso. Inutili, poiché non vi è prova della loro efficacia, gli integratori che “nutrono” il nervo.
Se il dolore è molto intenso il medico può prescriverti un breve ciclo di cura con cortisonici da prendere per bocca, magari associati a diuretici per ridurre la ritenzione idrica. Se c’è uno stato di forte sofferenza del nervo, è necessario l’intervento chirurgico: effettuato in anestesia locale, anche per via endoscopica, dura circa 15 minuti.
Dopo, la mano non va immobilizzata ed è bene eseguire qualche movimento fin dal giorno dell’intervento.È necessario, inoltre, effettuare un ciclo di esercizi con lo scopo di riprendere l’uso normale della mano: per esempio fare delle palline con la pasta per modellare o avvitare e svitare piccoli bulloni.
È COMPARSA UNA STRIATURA SCURA CHE DALLA BASE DELL'UNGHIA RISALE VERSO L'ALTO
Prova a ricordare se hai preso di recente un colpo al dito.
La causa - Potrebbe trattarsi di una raccolta di sangue legata a un trauma subito dalla matrice dell’unghia, oppure diun semplice neo. Nel primo caso la striatura scompare nel giro di un mese, nel secondo la striatura è permanente.
I rimedi - L’ematoma si riassorbe da solo. Nessuna cura anche se si tratta di un neo, ma un controllo dermatologico è importante: in rarissimi casi una striatura scura può essere la spia di un melanoma della matrice, un tumore aggressivo ma curabile al 100%, se affrontato precocemente.
LE DITA (TUTTE O SOLO ALCUNE) DIVENTANO SPESSO BIANCHE E FREDDE
Subito dopo assumono una colorazione bluastra, e infine diventano rosse, calde e doloranti. Ti succede se stai al freddo, o se sei stressata.
La causa - «Potrebbe trattarsi della sindrome di Reynaud, disturbo legato a un cattivo funzionamento del sistema nervoso autonomo che regola la dilatazione e la contrazione dei vasi sanguigni, compresi quelli del microcircolo», spiega il dottor Paolo Pizzinelli, internista.
I rimedi - Proteggiti dal freddo: devi mantenere al caldo non soltanto le estremità, ma tutto il corpo: i recettori per le basse temperature sono disseminati su tutta la pelle. Bandisci il fumo perché facilita il tuo disturbo e fai attività fisica aerobica (bici, corsa, fit walking); il movimento migliora la microcircolazione.
Rivolgiti al medico se il disturbo è frequente e doloroso: può prescriverti farmaci che fluidificano il sangue, facilitando il suo percorso nei vasi molto piccoli, come quelli che irrorano le mani.
NOTI UN'OMBRA GRIGIO-GIALLASTRA SUL BORDO LATERALE DELL'UNGHIA
La colorazione anomala, col tempo, può estendersi a tutta la lamina.
La causa - È probabile che si tratti di una micosi, infezione provocata da funghi (candida o dermatofiti) che possono mettere a repentaglio l’integrità dell’unghia stessa.
I rimedi - Rivolgiti al dermatologo. Può prescriverti smalti specifici che contengono antifungini ad alta concentrazione (derivati del chetochenazolo) da usare da 1 a 3 mesi. Se necessario, vanno associati ad antimicotici da prendere per bocca.
CONTROLLA LE “LAMINE”
Se le tue unghie presentano una piccola depressione centrale, che le fa assomigliare a un cucchiaino, potresti avere un’anemia da carenza di ferro, cosa ancor più probabile se il tuo colorito e l’interno delle palpebre sono pallide.
Oppure potrebbero segnalare che la tua dieta è carente di vitamina C e di cistina: la prima è fondamentale per la formazione di nuovo collagene, proteina presente nel derma dove è adagiata la matrice dell’unghia, mentre la cistina è un aminoacido che concorre alla formazione della cheratina, che rende dura e compatta l’unghia.
Rivolgiti al medico: con pochi esami (un dosaggio dell’ emoglobina e della ferritina) può far chiarezza. Se sei a corto di ferro, può prescriverti integratori a base del minerale di cui sei carente. Se invece è colpa della dieta, ti basta consumare più spesso agrumi, kiwi, fragole e peperoni per fare un pieno di vitamina C, carni bianche e vegetali a foglia verde, per assicurarti la cistina.
Articolo pubblicato sul n.19 di Starbene in edicola dal 26/04/2016