Secondo le linee guida emanate dalla World Allergy Organization, l’assunzione sistematica di probiotici in gravidanza può prevenire lo sviluppo di forme allergiche nel nascituro quali l’eczema, la rinite, l’asma e le intolleranze alimentari, forme che interessano, solo in Italia, un bambino su quattro in età scolare.
La loro assunzione quindi costituisce un vantaggio per mamma e bambino, tanto che la loro assunzione dovrebbe costituire un mezzo di prevenzione primaria.
Assumere probiotici in gravidanza giova a mamma e bambino: si può riassumere così il senso delle linee guida promosse dalla World Allergy Organization (WAO) e dal Dipartimento di Epidemiologia Clinica e Biostatistica della McMaster University (Ontario, Canada).
Ad oggi però sono davvero poche le mamme che li assumono e pochi i ginecologi e i pediatri che li prescrivono a scopo preventivo.
Il vantaggio di assumere probiotici in gravidanza per la mamma si esplica soprattutto a livello dell’ecosistema batterico vaginale, dove i batteri buoni contenuti nelle diverse formulazioni disponibili concorrono al mantenimento di un pH adeguato che aiuta a prevenire infiammazioni e infezioni come vaginosi batteriche e vaginiti micotiche, condizioni che possono aumentare il rischio di parto pretermine e di sviluppare complicanze post-partum quali l’endometrite.
Per il nascituro, i benefici dell’assunzione di ceppi probiotici ben precisi già in pancia e poi durante il primo anno di vita, abbassa notevolmente il rischio di sviluppo di malattie atopiche.
Secondo alcuni studi, inoltre, tale modello di assunzione riduce anche il rischio di sviluppo di allergie alimentari e riniti e può ridurre significativamente la durata e l’impatto delle infezioni respiratorie prima che i sintomi cronicizzino.
Naturalmente non tutti i probiotici sono uguali fra di loro e una formulazione non vale l’altra: per ora i risultati scientifici a disposizione hanno evidenziato la bontà del Lactobacillus rhamnosus GG nel trattamento delle gastroenteriti infettive e della diarrea, e per la sua capacità (sia usato da solo che in combinazione) nel ridurre la prevalenza dei disturbi allergici anche del 50%.
Più in generale, si può affermare che per evidenziare gli effetti benefici dei probiotici sull’organismo, bisogna assumerli correttamente e in maniera costante e prolungata nel tempo.
Come spiega il professor Mauro Stronati Presidente della Società Italiana di Neonatologia, «è solo con la nascita che il neonato acquisisce i primi microorganismi dalla madre durante il parto e comincia a sviluppare i principali meccanismi immunologici e antinfiammatori. Lo sviluppo della flora batterica del neonato esercita una profonda influenza anche sulla maturazione del sistema immunitario ed è in questa fase che si possono determinare sensibilizzazioni e allergie».
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