Come favorire il concepimento?

Dal kit ovulatorio alla temperatura basale, scopri come individuare i giorni fertili e favorire così il concepimento



Quando si cerca di avere un bambino, molte coppie pianificano di avere rapporti tra l’undicesimo ed il quattordicesimo giorno dopo l’ultimo ciclo mestruale, ovvero nel periodo in cui (idealmente) dovrebbe verificarsi l'ovulazione. Tuttavia, spesso risulta difficile individuare il momento preciso in cui avverrà l'ovulazione, pertanto è raccomandabile avere rapporti sessuali tra il settimo ed il ventesimo giorno dopo l’ultima mestruazione.

Numerosi studi scientifici inoltre hanno dimostrato che, al fine di massimizzare le probabilità di concepimento, fare sesso ogni tre giorni può risultare efficace tanto quanto avere rapporti quotidianamente. Bisogna infatti considerare che, nonostante un ovulo rimanga fecondo solamente dalle quattro alle dodici ore, lo sperma resta vitale nella vagina dai tre ai cinque giorni.

Qualora il ciclo mestruale risulti irregolare e non permetta di calcolare se e quando si verifichi l'ovulazione, può essere utile ricorrere all’impiego di un kit ovulatorio, ovvero un test che permette di individuare il picco di ormone luteinizzante (LH) nelle urine, segnale di un’ovulazione imminente.

Per rilevare quando aumentano le probabilità di concepimento poi, esistono anche altri metodi.

Tra questi, uno dei più efficaci è osservare il muco cervicale, una sostanza prodotta dalle ghiandole che si trovano nelle cripte del canale cervicale e il cui compito è favorire l’ingresso dello sperma nell’utero e nelle tube di Falloppio.

Durante e appena dopo il ciclo mestruale, il muco cervicale non è presente. Quando però, dopo aver fatto la sua comparsa sotto forma di fluido gommoso, il muco diventa elastico, umido e chiaro come il bianco d’uovo, significa che si è nel periodo fertile. Per testare la consistenza del muco cervicale, basta utilizzare le dita: se allargando l’indice ed il pollice il muco si allunga come un elastico, l’ovulazione potrebbe essere vicina.  

Anche la misurazione della temperatura corporea basale è un indicatore prezioso per stabilire il periodo di ovulazione.

Dopo l'ovulazione infatti, la temperatura corporea aumenta e rimane leggermente più alta del normale (circa 0,2-0,5 gradi centigradi in più) fino alla successiva mestruazione.

Per rilevare la temperatura basale, basta utilizzare un semplice termometro (meglio se digitale, così da registrare anche le più piccole variazioni di temperatura) e misurare la temperatura al mattino, sempre alla stessa ora, prima di alzarsi dal letto. Bisognerebbe infatti effettuare la rilevazione in una situazione di rilassamento e di quiete, dal momento che il movimento fisico può causare un innalzamento della temperatura corporea e falsare i risultati.

Annotando quotidianamente la temperatura, si noterà, a ciclo completo, un periodo in cui le rilevazioni risultano leggermente superiori a quelle raccolte durante il primo periodo. Dopo aver monitorato qualche ciclo, si potrebbe quindi individuare un modello prevedibile ed identificare così i giorni più fertili.

Un ultimo appunto: se si sta cercando di rimanere incinta, è bene prestare attenzione alla tipologia di lubrificante impiegata durante i rapporti sessuali, in quanto potrebbe interferire con il concepimento.

Come dimostrato da uno studio compilato dai ricercatori della New York State University e pubblicato sulla rivista Fertility and Sterility infatti, i lubrificanti non specificatamente indicati per favorire il concepimento possono causare una diminuzione della motilità degli spermatozoi, e rendere così difficoltosa la fecondazione dell’ovulo.

Leggi anche

L’importanza di uno stile di vita per aumentare la fertilità

Se la cicogna non arriva

Cosa succede quando si incontrano ovulo e spermatozoo?

Fertilità: consigli per lui e per lei

Un fitness leggero migliora la fertilità della donna

Banca del seme per tutelare la fertilità maschile

Le verità sullo sperma