La differenza tra livido ed ematoma e come curarli

Di dimensioni ridotte i primi, più estesi, profondi e dolorosi i secondi. Ecco come curarli bene



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Nel linguaggio comune siamo abituati a considerare lividi ed ematomi sinonimi. E invece lividi (conosciute anche con il nome di ecchimosi) ed ematomi non sono esattamente la stessa cosa. Per giunta questi ultimi non sono tutti uguali.

Per fare chiarezza abbiamo chiesto al dottor Flavio Stefanini, primario del Pronto soccorso dell’ospedale Irccs Sacro Cuore don Calabria di Negrar (Verona), di spiegarci quali sono le differenze e come vanno trattati.


Stessa natura, diversi trattamenti

Il meccanismo alla base della comparsa delle macchie bluastre che si formano sulla pelle subito dopo un trauma è lo stesso: «La contusione provoca la rottura dei vasi sanguigni, con una fuoriuscita di sangue che si raccoglie nello spazio circostante», spiega l’esperto.

Le dimensioni di un livido, in genere, non superano i 2-3 cm e la sua formazione dipende da diversi fattori: se la parte del corpo dove si è subìto il colpo è “rigida”, per la presenza di un osso, le probabilità che compaia sono alte, mentre se è una zona morbida ed elastica (come l’addome), è più difficile che si formi. Quando la contusione è lieve il livido non provoca gonfiore e fa male soltanto se lo si tocca.

Che cosa fare subito? «Occorre applicare del ghiaccio sulla parte per 10-15 minuti, dopo averlo avvolto in un panno o un oggetto gelato (come una lattina presa dal frigorifero). Il freddo ha un effetto antidolorifico e vasocostrittore che contribuisce a diminuire o bloccare la fuoriuscita del sangue, limitando le dimensioni del livido».

Se l’ecchimosi è piccola e superficiale non servono farmaci: entro 6-7 giorni circa dovrebbe sparire da sé. «Per accelerare i tempi si può massaggiare sulla parte una pomata o un gel contenente sostanze antiinfiammatorie oppure a base di eparinoidi, per mantenere una corretta fluidità del sangue ed evitare la formazione di trombi», aggiunge il dottor Stefanini.


La gravità della contusione fa la differenza

Quando il trauma è più serio, la rottura dei vasi sanguigni che ne deriva provoca una macchia di dimensioni maggiori: «In questo caso si parla di ematoma», precisa l’esperto.

Inoltre, la parte è gonfia e può fare male anche senza toccarla. La prima soluzione rimane il ghiaccio, mentre gel e pomate risultano meno efficaci perché la raccolta di sangue si forma in uno strato più profondo, difficile da raggiungere.

Nella maggior parte dei casi gli ematomi si risolvono in poco più di una settimana: «Talvolta però il riassorbimento non avviene, e in questo caso, occorre intervenire: l’operazione consiste in una piccola incisione per drenare l’accumulo di sangue e liquidi. Si effettua in un ambulatorio di chirurgia o in un Pronto soccorso, in anestesia locale, e richiede 10-15 minuti», precisa Stefanini.


Ematomi muscolari: i più profondi

In superficie si vede solo una piccola macchia. Ma in profondità, molto al di sotto della pelle, si è verificato un versamento di sangue raccolto nei fasci muscolari provocato da un trauma molto forte, come un impatto durante lo sport o una caduta dallo scooter.

«Sono le caratteristiche di un ematoma più serio, frequente nella zona anteriore della coscia o del deltoide, che causa un dolore abbastanza intenso. Nelle prime ore dal trauma occorre tenere l’arto coinvolto sollevato e applicare del ghiaccio. Poi, è necessario un bendaggio compressivo eseguito da mani esperte, per 2-3 giorni. Possono aiutare anche degli antidolorifici per via orale, da assumere finché si avvertirà dolore, uniti a tanto riposo. In seguito la ripresa dell’attività dovrà avvenire in modo molto graduale. Per tornare a posto del tutto, servono di solito un paio di settimane», conclude il dottor Stefanini.


OCCHIO AL COLORE

In base alla tonalità della “macchia” sulla pelle è possibile capire quando è avvenuto il colpo e per quanto tempo ancora resterà visibile sul corpo.

  • Rosso intenso

Dal trauma è passata solo qualche ora. Questa tonalità della macchia dipende dall’emoglobina, sostanza presente nei globuli rossi, che si è accumulata sotto la pelle.

  • Viola-bluastro

È il colore più tipico, che la pelle assume il giorno successivo al trauma. Se l’ecchimosi è di media grandezza resterà di questa tonalità per altri 3-4 giorni prima di cominciare a schiarirsi.

  • Giallastro

A circa una settimana dal trauma la macchia si schiarisce in modo graduale fino a raggiungere questa colorazione, ma entro 24-48 ore scomparirà del tutto.


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