Cefalea a grappolo: sintomi e rimedi
Come riconoscere la cefalea a grappolo e quali sono le cure
Come riconoscere la cefalea a grappolo e quali sono le cure
La cefalea a grappolo è uno dei tipi di cefalea più dolorosi e invalidanti. Secondo recenti studi, pare che a soffrirne in modo maggiore siano le donne giovani.
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VISITA SPECIALISTICA
Non esiste una cura vera e propria per la cefalea a grappolo, ma si può intervenire con efficacia sui sintomi e sul dolore. Alla comparsa della sintomatologia, è consigliata una visita specialistica neurologica.
Lo specialista indirizzerà il paziente nel modo più indicato, per esempio prescrivendo una visita presso un centro cefalee ed esami diagnostici strumentali per escludere l'esistenza di patologie alla base degli episodi di cefalea.
SINTOMI
La sintomatologia legata alla cefalea a grappolo è specifica e riconoscibile, oltre a essere davvero molto dolorosa. Gli attacchi di cefalea a grappolo si ripropongono ciclicamente e seguono sempre uno schema ben preciso, formando quelli che vengono appunto definiti grappoli.
I grappoli sono le fasi in cui il dolore è più intenso e hanno durata variabile, da alcune settimane fino a più mesi. Terminato il "grappolo" si assiste a un periodo di remissione (assenza di mal di testa). Nonostante sia molto dolorosa, la cefalea a grappolo non comporta gravi rischi per la salute e i periodi di remissione possono essere anche molto lunghi.
TERAPIE
Il dolore della cefalea a grappolo è piuttosto violento ma non dura a lungo, per cui è probabile che l'analgesico inizi a fare effetto quando l'agìa acuta è già in fase di remissione. È quindi necessario agire in fase preventiva, imparando a riconoscere i segnali del corpo e intervenendo tempestivamente in modo adeguato.
Lo specialista può qui aiutare il paziente a individuare i periodi più a rischio e i primi campanelli d'allarme che indichino il sopraggiungere di un "grappolo".
FARMACI
La terapia farmacologica per la cefalea a grappolo prevede l'assunzione di medicinali analgesici e antinfiammatori. Recenti studi hanno evidenziato anche l'efficacia dell'uso di ossigeno per inalazione sugli attacchi: in questo caso, la crisi di odore non si può impedire ma, quanto meno, rinviare.
Per alcuni pazienti, sono risultati efficaci anche i triptani. In fase preventiva, nella terapia di lungo periodo, spesso vengono prescritti anche farmaci corticosteroidi.
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