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Carnitina e sport: 4 cose da sapere

Considerato il suo ruolo biologico, la carnitina potrebbe considerarsi come un alleato dello sport in quanto contribuirebbe a migliorare la performance atletica

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di Davide Racaniello


Tra mito e realtà, l’uso da carnitina da sempre divide il mondo dello sport. Da chi la venera come strumento di miglioramento della forma fisica nonché della performance atletica a chi invece la demonizza, ridicolizzandola all’ultimo degli integratori utili.

Eppure, se considerassimo il ruolo biologico, la carnitina assumerebbe preziosissime funzioni nella gestione della performance atletica, e più in generale nel mantenimento dello stato di forma.

Nonostante ciò, tali basi, assolutamente fondate, si scontrano con i numerosi studi presenti in letteratura, che purtroppo contribuiscono a creare ulteriore confusione su un tema così delicato.

Nei prossimi punti, in maniera sintetica ma supportata da numerose evidenze scientifiche, proveremo a riassumere le noti salienti dell’uso di carnitina in ambito sportivo.


1. Migliora la resistenza aerobica

Non senza discussioni in materia, l’uso di carnitina, questa volte a dosaggi più spinti, sembrerebbe secondo alcuni autori migliorare le capacità di resistenza aerobica. Attività molto più intensa in soggetti con iniziale deficit di carnitina come nefropatici e cardiopatici.


2. Protegge i muscoli dal danno ossidativo

Funzione spesso sottovalutata o proprio non considerata.

La carnitina sembrerebbe contrastare il danno ossidativo indotto dall’esercizio fisico intenso. Attività testimoniata dall’abbassamento dei markers ematici di danno muscolari, misurati dopo un esercizio fisico intenso.


3. Potenza massima

Non è del tutto chiaro il ruolo della carnitina nel migliorare la performance fisica in esercizi di potenza. Alcuni infatti ne sottolineano l’inutilità altri invece dimostrerebbero la capacità della carnitina, assunta a dosaggi modesti, di migliorare la potenza erogata in corso di sprint.


4. Protegge le strutture nervose

La stessa Acetil-L-carnitina, proprio per l’elevata affinità per il tessuto nervoso, potrebbe proteggere la placca neuromuscolare dall’infiammazione e dall’ossidazione che purtroppo l’esercizio fisico intenso induce.

Questa attività, potrebbe risultare, molto importante, negli atleti da sport da combattimento, dove l’integrità del sistema nervoso, assume un ruolo assolutamente prezioso.