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Over 65: è tempo di vaccino antinfluenzale

Ogni anno in Italia si stimano dai 6 ai 9mila decessi per complicanze dell’influenza. Ecco come proteggersi

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di Valeria Ghitti

In Italia si stimano ogni anno dai 6 ai 9 mila decessi per complicanze dell’influenza, quasi tutti tra gli over 65: solo nel 2013 e solo per la polmonite sono morti quasi 8 mila anziani. Numeri che non diminuiscono mentre a scendere, negli ultimi dieci anni, è stato il ricorso al vaccino antinfluenzale: se nel 2005 a vaccinarsi era circa il 70% degli over 65, l’anno scorso siamo arrivati a poco meno del 50%.

L’influenza è vista come una malattia banale, ma in un organismo che invecchia non è così. «Dopo i 50 anni il sistema immunitario perde progressivamente le proprie capacità difensive e con l’età aumenta la possibilità di soffrire di malattie croniche, che indeboliscono ulteriormente», spiega Michele Conversano, specialista in igiene e medicina preventiva e presidente di HappyAgeing, l’alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, anche quest’anno impegnata in una campagna di sensibilizzazione a favore della vaccinazione per gli over65. «Così l’influenza è più pesante, dura di più, porta molto spesso al ricovero, esponendo anche al rischio di infezioni ospedaliere, e apre la strada a complicazioni, anche serie».

La principale complicanza è la polmonite, virale o da sovrainfezioni batteriche, in particolare da pneumococco (vedi qui di seguito). Questo batterio, ospitato normalmente nel naso-faringe, quando le difese calano ha più probabilità di arrivare ai polmoni.

«L’infezione da pneumococco è particolarmente resistente agli antibiotici e nell’80% dei casi invade il sangue, col rischio di compromettere altri organi», continua il medico. «Altre complicanze respiratorie sono Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e asma. E l’influenza, affaticando l’apparato respiratorio, richiede al cuore uno sforzo maggiore, con rischio di insufficienza cardiorespiratoria, ictus e infarto».

«Quest’anno sarà aggressiva: i virus dell’influenza, isolati a fine agosto, presentano piccole mutazioni rispetto a quelli dello scorso anno, quindi neppure chi solitamente si vaccina ha gli anticorpi», spiega Conversano. Il momento ideale per fare il vaccino, gratuito per gli over 65, va da metà ottobre a fine dicembre.

Una sola dose nel braccio protegge a partire da 2 settimane dopo l’iniezione e per 6-8 mesi. «Il vaccino non protegge dalle infezioni non dovute a virus influenzali e a volte non evita completamente neppure l’influenza, ma ne attenua i sintomi e il rischio di complicanze, salvando la vita».

FAI ANCHE L'ANTIPNEUMOCOCCO

>È la vaccinazione che protegge in modo specifico contro il batterio maggiormente responsabile delle polmoniti. Solo il 20% degli over 50, la categoria più a rischio, ne conosce l’esistenza (dati PneuVUE per Pfizer).

«Basta una iniezione nel braccio, e una sola dose protegge per tutta la vita», spiega il dottor Michele Conversano. «Se si combinasse il vaccino antinfluenzale all’antipneumococcico, si potrebbe ridurre il numero di decessi per complicanze fino al 60%».

In molte Regioni per gli anziani è gratuito e può essere fatto lo stesso giorno dell’antinfluenzale (nell’altro braccio).


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Articolo pubblicato sul n. 47 di Starbene in edicola dal'8/11/2016

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