Violenza sulle donne, le iniziative e gli ospedali con il bollino rosa

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, tante le iniziative sul territorio italiano per mettere un freno a tutte le forme di violenza (fisica, psicologica, economica e anche della malattia)



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Se domani non torno, mamma distruggi tutto”, sono le parole della poesia di Cristina Torres Cáceres, giovane attivista peruviana, che in questi giorni ha fatto il giro del web. Parole forti che sono diventate il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.

Basta silenzio. Di fronte all’ennesimo femminicidio è tempo di fare rumore. Di alzare la voce e di agire. Ed è quanto sta accadendo in queste ore in tutta Italia. Martina, Oriana, Teresa, Sara, Alina, Yana, Marina, Daniela, Jessica, Margherita e Giulia sono solo alcuni dei nomi delle 105 donne uccise in ambito familiare o affettivo nel 2023. Mamme, figlie, sorelle di una società malata che non riesce, nonostante le leggi e i proclami, a difendere le proprie donne.
La morte di Giulia Cecchettin, l’ultima di un lungo elenco che attraversa l’Italia da nord a sud, sembra aver riaperto una ferita profonda nella comunità che ogni volta di più si riscopre fragile e impreparata ad arginare questa piaga sociale.

25 novembre: le iniziative in Italia

Oltre le parole, perciò, servono fatti. Per questo, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il 25 novembre, tante iniziative sono state organizzate in tutta Italia. L’intento è di fare luce su ogni forma di violenza, anche più subdola, che può portare a epiloghi drammatici.

Il movimento femminista Non una di meno ha in programma due manifestazioni, una a Roma e una a Messina, per dire stop alla violenza patriarcale, mentre a Bologna dal 25 novembre al 10 dicembre ci sarà Festival “La violenza illustrata”.
A Torino dall’11 al 25 novembre è in scena la rassegna “Io non ho paura”.

Panchine rosse saranno poi disseminate in vari angoli di molte città, tra cui Roma e Milano. Proprio nel capoluogo lombardo è del 22 novembre la firma di un protocollo interistituzionale per il contrasto alla violenza contro le donne promosso dal Comune di Milano, a cui hanno aderito centri antiviolenza, case rifugio, il Tribunale Ordinario e dei Minori, le forze dell’Ordine, la Prefettura, l’Ufficio Scolastico territoriale e il Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD) del Policlinico di Milano.

Il ruolo dei centri antiviolenza

«Incoraggiare le donne a chiedere aiuto è il primo passo per contrastare ogni forma di violenza di genere», dice Giussy Barbara, ginecologa responsabile del centro Antiviolenza SVSeD del Policlinico di Milano. Per identificare i segnali è in programma per il 25 novembre un evento online divulgativo rivolto alle donne.

«Vogliamo spiegare cosa significa violenza di genere, perché spesso si fa riferimento al maltrattamento fisico, quando in realtà i femminicidi sono solo la punta di un iceberg – mette in evidenza la professionista -. Milioni sono le donne che quotidianamente convivono con una situazione di violenza psicologica».

Il 30% di donne subisce violenza

I dati sulla violenza domestica, infatti, riferiscono di un 30% di donne che subisce quotidianamente forme di violenza, soprattutto psicologica ed economica. «Forme sottili e subdole che i nostri professionisti sono in grado di riconoscere», prosegue la dottoressa. «Rispetto al passato molte più donne anche giovanissime chiamano i centri antiviolenza per capire se quello che stanno vivendo è una forma di violenza. Si tratta di un passaggio non semplice, spesso cruciale e premonitore all’interno di una coppia».

I segnali sono molti: dalla gelosia morbosa al controllo ossessivo dei movimenti, del tempo, delle attività e delle finanze. Tutte azioni manipolatorie fatte per isolare la donna dalle relazioni amicali, familiari e lavorative. «Per aiutare queste donne è opportuno che anche amici e parenti siano in grado di cogliere i segnali di alert e indirizzare la vittima a un colloquio con i centri antiviolenza. Ogni operatrice avrà poi la capacità, ascoltando una storia, di fare la valutazione del rischio e di dare alla donna i consigli per mettersi in salvo».

#violenzaalplurale la campagna di Fondazione Onda

Un percorso di consapevolezza rientra nella campagna di Fondazione Onda #violenzaalplurale in programma dal 22 al 28 novembre a sostegno delle donne che quotidianamente sono oggetto di violenza fisica e verbale. «L’obiettivo della campagna è sensibilizzare il pubblico sull’esistenza di diversi tipi di violenza, oltre a quella fisica e sessuale», spiega Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda.

«Esistono, infatti, violenze verbali, psicologiche e persino economiche, che possono culminare o meno in episodi di stalking e di violenza fisica. È importante sottolineare come il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solamente dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale in tutti i sensi, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità. A tutto ciò, si aggiunge anche una tematica nuova, quella della “violenza della malattia”. Quando una patologia irrompe nella vita di una persona, può avere – oltre alle conseguenze psico-fisiche – un impatto drammatico sulla qualità di vita, stravolgendo la quotidianità e le relazioni, minando il senso della propria identità».

Gli ospedali con il bollino rosa 

Dal 22 al 28 novembre, inoltre, è in corso la terza edizione dell’H Open Week sulla violenza contro le donne negli ospedali con il bollino Rosa (200 in tutta Italia) e nei centri antiviolenza aderenti, percorsi gratuiti con la possibilità di ricevere informazioni, consulenze, fare visite mediche e colloqui.

Con questa iniziativa Fondazione Onda vuole avvicinare le donne, spesso non del tutto consapevoli dei rischi che stanno correndo, alla rete di servizi antiviolenza che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno. Rompere il silenzio, è il primo passo.

Le strutture aderenti alla campagna #violenzaalplurale sono consultabili sul sito www.bollinorosa.it.

24 novembre 2023



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