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Per la vescica infiammata oggi c’è un nuovo integratore

Abbinato alla terapia farmacologica spegne il dolore riducendo gli effetti collaterali. Scopri cos’è e come agisce

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C'è una novità importante nella cura della sindrome della vescica dolorosa, un problema che dà del filo da torcere soprattutto alle donne, in rapporto di 5 a 1 rispetto agli uomini.

Ora si combatte anche con un integratore naturale a base di acido alfa-lipoico, come ha dimostrato un recente studio italiano.

Abbiamo chiesto di spiegarci questa novità a uno degli autori della ricerca, il dottor Filippo Murina, ginecologo e responsabile del Servizio di patologia del tratto genitale inferiore dell’ospedale Vittore Buzzi, Università di Milano.


Un problema che può causare danni gravi

La sindrome della vescica dolorosa (in passato detta cistite interstiziale) è un disturbo dalle cause ancora sconosciute. «I sintomi principali sono bruciore, fastidio collegato alla minzione e dolore pelvico, cioè in tutta la parte del tronco sotto l’ombelico. Si ha un persistente e urgente bisogno di urinare: è come avere un’infezione che non vuole proprio saperne di passare», chiarisce Murina.

L’impatto sulla qualità della vita è molto pesante: «Ne risentono il lavoro, i rapporti sociali e quelli sessuali. Diagnosticarla in modo tempestivo diventa quindi fondamentale, anche perché può scongiurare danni anche molto gravi alla vescica, associati ad altre sindromi genitali dolorose come la vulvodinia, cioè il dolore e il bruciore vaginali».


La nuova terapia

Fino a oggi la cura si era basata soprattutto su un antidepressivo che agisce sulle terminazioni nervose chiamato amitriptilina: «Ma il nostro studio ha dimostrato che se a questo farmaco si abbina l’acido alfa-lipoico, una sostanza naturale che si trova nelle guaine delle terminazioni nervose, i risultati sono sorprendenti.

Dolore e infiammazione diminuiscono notevolmente, l’efficacia dell’amitriptilina aumenta e nello stesso tempo diminuiscono i suoi effetti collaterali (stipsi, aumento di peso, bocca secca, sonnolenza), perché si utilizzano dosi più basse», precisa Murina.

La cura, che consiste in capsule da assumere due volte al giorno, va eseguita sotto controllo del ginecologo o dell’urologo e dura circa due mesi: «Ma già dopo 20-30 giorni si possono vedere i primi benefici, l’intensità del dolore per esempio arriva a calare anche del 60%.

In seguito il medico valuta se allungare la terapia, ma a dosi meno forti», sottolinea il nostro esperto. Infine, se il problema dovesse ripresentarsi, è sufficiente ripetere un ciclo di cure per almeno 30-40 giorni.


Le regole di prevenzione

Per tenere alla larga la sindrome della vescica dolorosa il segreto è osservare piccole precauzioni. Ecco quelle più importanti, secondo il dottor Filippo Murina.

«Oltre all’igiene intima accurata, a tavola è meglio evitare i cibi speziati, quelli molto acidi (come i pomodori) e l’alcol: accentuano il dolore.

Sconsigliati anche gli sport che aumentanola tensione muscolare della pelvi, come la cyclette e lo spinning. Occhio all’intimo troppo aderente e in fibre sintetiche, che può favorire l’irritazione». 


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Articolo pubblicato sul n. 40 di Starbene in edicola dal 19/9/2017

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