hero image

Tumore al pancreas: a che punto siamo e quali sono i passi avanti nelle terapie

Prevenzione difficile, diagnosi precoce ancora impossibile. Per questo la malattia continua a spaventare. Ma qualcosa sta cambiando, in meglio

iStock




Il 16 agosto si è spenta Aretha Franklin, consumata da un tumore al pancreas che l’avrebbe uccisa in 12 mesi. Non stupisce, purtroppo, perché questa malattia continua a essere letale: solo 7-8 pazienti su 100 sopravvivono a 5 anni dalla diagnosi, che è sempre tardiva.

Attualmente è al quattordicesimo posto per incidenza, con 13700 nuovi casi registrati nel 2017 in Italia, ma lievemente e costantemente in crescita: nel 2018 si prevedono, nel nostro Paese, 14 mila nuovi malati, sempre più 50-60enni, mentre una volta ad ammalarsi erano soprattutto gli over 70.


TUTTI GLI OSTACOLI

I numeri sono sconfortanti, innanzitutto perché è difficile consigliare una prevenzione efficace e specifica.

«Conosciamo solo alcuni fattori di rischio, comuni a molti tumori, come fumo, obesità, una dieta ricca di grassi, familiarità, alcune rare patologie ereditarie, oltre a una correlazione col diabete di tipo 2 (chi ne è affetto da almeno 10 anni ha un 50% di rischio in più), ma ignoriamo ancora le cause principali del tumore», spiega Giampaolo Tortora, ordinario di Oncologia medica all’Università di Verona e direttore dell’Unità operativa complessa di Oncologia – Istituto del Pancreas - Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona.

«È impossibile, poi diagnosticarlo in fase precoce, per tre motivi: la posizione anatomica del pancreas, che si trova in profondità in una parte del corpo “affollata” da organi e vasi sanguigni (anche la diagnosi in fase avanzata richiede Tac, Risonanza o altri esami più invasivi, mentre l’ecografia è insufficiente); l’assenza di test di screening e di specifici e precisi marcatori tumorali da ricercare nel sangue; i sintomi vaghi e generici in fase iniziale e più specifici ma non univoci, come l’ittero (colore giallo della pelle), in quella spesso avanzata».

Così, una volta scoperto, solo il 20% dei tumori è operabile, il 40% ha già prodotto metastasi e il restante è localmente avanzato, cioè ha intaccato vasi sanguigni “critici” che lo rendono inoperabile anche se circoscritto.


I PASSI AVANTI NELLE TERAPIE

«Se fino a 5 anni fa non avevamo armi valide, oggi possiamo contare su due schemi di chemioterapia efficaci sulle forme con metastasi tanto da aumentare la sopravvivenza. Uno di questi da pochi mesi si è rilevato capace di ridurre le recidive del tumore in chi è stato operato», rivela l’esperto.

Ma quello che fa più ben sperare è che si stanno aprendo nuove strade, grazie a una maggiore conoscenza di questa neoplasia: «Negli ultimi 3-4 anni abbiamo, per esempio, scoperto che il tumore al pancreas si circonda di una sorta di scudo di cellule non tumorali che lo difendono. Inoltre la mappatura genetica e molecolare della malattia ha fatto individuare diverse tipologie di cancro al pancreas con caratteristiche precise, premessa fondamentale per lo sviluppo di farmaci specifici», rivela Tortora. «I prossimi due anni saranno decisivi: sono in corso sperimentazioni importanti che potrebbero rappresentare la svolta nella lotta al tumore al pancreas», conclude l’esperto.


UN TEAM DI ESPERTI AL SERVIZIO DEL PAZIENTE

La Fondazione Nadia Valsecchi Onlus e l’ospedale Fondazione Poliambulanza di Brescia hanno ideato un programma gratuito per aiutare chi soffre di tumore al pancreas a mantenere la propria forma fisica, in modo da affrontare al meglio i trattamenti. Si chiama Pancreas Energy Program (PEP) e prevede che il paziente sia affiancato da un nutrizionista, un fisiatra e un coach. Disponibile nell’ospedale bresciano, punta ad essere esteso alle altre strutture nazionali. Info: pancreas-anv.org


Fai la tua domanda ai nostri esperti

Articolo pubblicato sul n. 38 di Starbene in edicola dal 4/9/2018

Leggi anche

Diabete: messo a punto il “pancreas artificiale”

Dove curare il cancro in Italia: le reti oncologiche specializzate

I nuovi vaccini contro il cancro

Tumore del colon-retto: un nuovo mix di farmaci riduce la mortalità

Tumore al seno: il punto sulle terapie