Intervista a Laura Manfredi, icona di stile su Instagram

Abruzzese purosangue, con il suo seguitissimo blog (ma anche attraverso Instagram) distribuisce consigli di moda, viaggi e lifestyle



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Nel mondo delle instagrammer è una perla rara. Perché Laura Manfredi, 35 anni, bellissima e sensuale, non cede alla tentazione di essere tentatrice. Dai un’occhiata al suo profilo e non troverai pose provocanti, ma solo una ragazza con un istinto formidabile per la moda.

«A dire la verità non mi definisco né instagrammer né influencer», racconta appena arrivata sul set fotografico di Starbene. «Preferisco blogger, perché è così che una decina di anni fa mi sono avvicinata al mondo del web». Laura sta parlando del suo sito, Rock’n’Mode, nato nel 2010 con la voglia di creare uno spazio dove condividere pensieri e informazioni sulla moda. Con gli anni si sono aggiunte altre aree tematiche come il beauty, il travel e il lifestyle. E magnifici scatti, rigorosamente home made. «Le foto in esterno le fa spesso papà, ma quello indoor sono tutte autoscatti della mia Reflex», spiega. In versione non virtuale, Laura appare altrettanto bella ma minuta e aggraziata come una Venere mignon. Misure dichiarate: uno e 60 per 50 chili (scarsi).


Laura, sei nata e vivi a Teramo: in cosa ti senti abruzzese al 100 per 100?
«In tutto. Abito a 15 minuti dal mare e altrettanti mi separano dal Gran Sasso. Appena ne sento l’esigenza m’immergo nella natura e mi riconnetto con me stessa. Non sento attrazione per le grandi città. Ci vengo volentieri, come oggi che per Starbene sono in trasferta a Milano, ma la sera sono ben contenta di risalire sul treno che mi riporta nel mio Abruzzo. Un’unica cosa mi manca, lo ammetto, e sono i vostri fantastici negozi d’abbigliamento. Ma ho imparato da anni a dribblare il problema, acquistando online».


Sei quindi approdata sul web spinta dalla tua passione per i bei vestiti?
«In un certo senso. Dopo la nascita di Andrea (Laura ha due figli, Charlotte di 14 anni e Andrea di 6, nati da una lunga convivenza che si è conclusa qualche anno fa, n.d.r.) il mio datore di lavoro mi ha lasciata a casa. Come riempire tutto quel tempo che mi avanzava? Sono sempre stata una smanettona un po’ nerd, così ho cominciato a dedicarmi al mio blog Rock’n’Mode a tempo pieno. Nelle intenzioni, si sarebbe occupato delle mie due grandi passioni: la moda e la musica. Ma il progetto, via via che cresceva, si è evoluto e ora parlo di moda, viaggi, alimentazione e la musica l’ho un po’ persa per strada».


L’amore per le canzoni resta?
«Certo! Adoro andare ai concerti (l’ultimo quello dei Take That, fantastico! Ma stravedo anche per i The Cure, i Depeche Mode, gli Interpol…), anche da sola, se qualche evento m’ingolosisce. Ma il pubblico che segue la musica è molto diverso da chi s’interessa di moda, si parlano due linguaggi diversi e spesso inconciliabili».


A proposito di linguaggio, i tuoi post sono sempre molto ben scritti. Qual è stato il tuo percorso scolastico?
«Ho studiato all’artistico perché il mio sogno era, fin da piccola, diventare una stilista. Ma scrivere mi è sempre venuto bene, fa parte di un mio bisogno di comunicare. Dopo il blog, circa cinque anni fa, sono approdata anche su Instagram che però mi sta un po’ stretto: per spiegarmi e chiarire i concetti ho bisogno di un contenitore più capiente di una foto con relativa didascalia. Il blog mi è più congeniale. Anzi, azzardo una previsione: Instagram non avrà una lunga vita. Dopo la sbornia di belle foto e like, credo che torneremo ad apprezzare i post più approfonditi, pensati e calibrati dei blog».


Sei anche su Twitter, il più impegnato tra i social. Anche lì parli di moda?
«A parte il mio account personale (che si occupa solo marginalmente di moda), seguo con delle amiche la community #TeamDivano, che fa livetwitting su argomenti televisivi. Avevamo iniziato per gioco, tra noi, ma subito altri utenti hanno iniziato a inserirsi nelle nostre conversazioni e così è nata l’idea di creare una vera community, senza investimenti e sponsorizzazioni e all’insegna del divertimento puro».


Parliamo di moda: con quale criterio scegli i tuoi abiti?
«Tagli, colori e abbinamenti mi appassionano da sempre ma non ho la fissa per brand, firme e must-have. Anzi, se una cosa va per la maggiore quasi m’infastidisce averla nell’armadio. Seguo l’istinto: un abito mi deve piacere, non essere in voga. Per questo sono sempre a caccia di chicche online, che poi condivido con i miei follower».


Un consiglio di stile?
«Non essere “pecoroni” seguendo le hit del momento senza domandarsi se davvero donano, magari spendendo cifre mirabolanti per una borsa che non è nel nostro stile ma che va per la maggiore. Niente acquisti a caso, insomma, ma sempre meditati. Non solo per il prezzo ma anche per assecondare ciò che davvero siamo: l’abito riflette esteriormente quello che nascondiamo in profondità. Cerchiamo di essere lineari e coerenti con noi stesse, senza cambiare totalmente look ogni sei mesi».


Certo che con la tua linea è più facile vestirsi... Segui qualche dieta?
«In un certo senso sì. Soffro da sempre di gastrite e così, rivolgendomi a una nutrizionista, ho scoperto da poco di essere intollerante al lattosio. Per me è stato un cambiamento epocale perché ho dovuto eliminare molti alimenti cui sono affezionatissima (menzione d’onore per il tiramisù e la pizza). Il risultato però che ora mi sento molto meglio e mi sono anche magicamente sgonfiata».


Fai qualche sport?
«Mi vergogno ad ammetterlo ma non sono proprio una sportiva, preferisco attività più soft. Da pochi mesi mia mamma non c’è più così mi sono ritrovata a leggere tanti libri sulla meditazione, la mindfulness e la crescita personale. Mi hanno aiutato moltissimo in questo momento di lutto e la mia intenzione è continuare a battere questa strada coinvolgendo magari qualche azienda sensibile al welfare. Vediamo, ci sto riflettendo su».


Come ultima domanda, un gossip sulla tua situazione sentimentale.
«Nessun gossip, sono felicemente fidanzata da quasi due anni con un collega che ho conosciuto in un blog tour: Alessandro Bordoni (@ilcavallopazzo). Alessandro sta prendendo il posto di papà come mio fotografo. Con lui condivido anche la linea di pensiero che utilizzo sui social: esserci, se hai qualcosa da dire. Altrimenti il silenzio è d’oro».



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Articolo pubblicato sul n. 35 di Starbene in edicola dal 13 agosto 2019


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