Il centro di San Donato e il progetto Cor per la salute del cuore

È stato avviato un programma per dare impulso alla prevenzione, alla cura e alla ricerca sulle malattie cardiovascolari



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Per dare impulso alla prevenzione, alla cura e alla ricerca sulle malattie cardiovascolari, il Gruppo ospedaliero San Donato, centro d’eccellenza per la diagnosi e la cura delle malattie cardiache, ha avviato il programma Cor. I suoi obiettivi: ridurre il numero di decessi e gli incidenti cardiovascolari che ogni anno registrano una mortalità di gran lunga superiore a quella dei tumori, e insegnare a tutti come vivere meglio e più a lungo con un cuore sano.

«Il progetto offre eventi di sensibilizzazione per la prevenzione primaria, rivolti ai pazienti e ai loro famigliari, ma anche giornate aperte a chiunque voglia prendersi cura del proprio cuore: per scoprire come evitare i fattori di rischio per la sua salute e riconoscere fin dall’inizio sintomi sospetti», spiega il dottor Lorenzo Menicanti, direttore dell’area cardiochirugica dell’Irccs policlinico San Donato.

«Per ottimizzare le cure e sperimentarne di nuove, inoltre, il progetto Cor prevede la creazione di un grande database, un sistema di "tracciamento dei pazienti" assistiti dal policlinico San Donato che offrirà informazioni utili per valutare nel tempo gli effetti delle terapie, sia farmacologiche sia chirurgiche. Cor si propone inoltre di sviluppare nuove conoscenze, attraverso la creazione di un Centro di calcolo avanzato di tipo ingegneristico, la cui finalità è la creazione di modelli matematici in grado di valutare come certe patologie cardiache, soprattutto quelle complesse tipo le forme congenite, modifichino funzioni e strutture del cuore. Sarà quindi possibile creare delle sorte di “cartamodelli” virtuali di cuori patologici su cui prevedere in anticipo sia l’efficacia di tecnologie chirurgiche innovative, come il rimodellamento del ventricolo sinistro di cui ha beneficiato Mariarosa, sia per definire il posizionamento giusto di eventuali protesi, come le valvole cardiache, valutando anche le caratteristiche funzionali dei materiali biocompatibili utilizzati per metterle a punto. Si tratta di una ricerca ultratecnologica destinata a risolvere i problemi cardiaci».


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Articolo pubblicato sul n° 22 di Starbene in edicola dal 16 maggio 2017

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