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Farmaci online: come acquistarli in sicurezza

L’acquisto di farmaci su Internet è sempre più diffuso, ma non mancano i siti fuorilegge. Ecco come difendersi

credits: iStock




Un italiano su quattro lo ha già fatto almeno una volta. Il 40% non ci vede nulla di strano. E il 44% lo ritiene una pratica sicura. Parliamo dell’acquisto di farmaci su Internet: un fenomeno in crescita nonostante esponga a gravi pericoli per la salute a causa della grande diffusione di siti fuorilegge.

Lo spiega l’ultimo rapporto di Fakeshare, il programma dell’Unione Europea per il contrasto alla vendita online dei farmaci illegali o contraffatti, attraverso farmacie web o rivenditori comunque non autorizzati. 

Per capire la portata del problema e i rischi che comporta, abbiamo chiesto aiuto a tre esperti: Domenico Di Giorgio, responsabile dell’Ufficio qualità e prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell’Aifa, l’Agenzia italiana del  farmaco; Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, l’associazione delle società di servizi per le farmacie; Andrea Cicconetti, segretario di Federfarma Roma, l’organismo che riunisce i farmacisti della capitale.

Ecco che cosa hanno risposto alle nostre domande.


In Italia è legale acquistare farmaci su Internet?

Sì, ma solo quelli da banco (cioè che non richiedono la prescrizione medica, per esempio gli antipiretici), tutti gli altri sono vietati.

Inoltre, l’acquisto può essere effettuato solo sui siti di farmacie autorizzati dal Ministero della salute: «Le rivendite regolari sul web si riconoscono per un bollino di qualità (vedi qui di seguito) che deve comparire per legge in tutte le pagine del sito. Il loro elenco è disponibile sul sito del Ministero della Salute.

Nonostante siano in aumento, le farmacie autorizzate su Internet sono ancora poche rispetto al numero enorme di venditori illegali presenti sul web: soltanto quelli che operano in Italia sono più di 80mila. Per avere un’idea, le farmacie “tradizionali” in Italia sono 18mila», puntualizza il dottor Domenico Di Giorgio.


Perché ci si rivolge all’online?

Principalmente per due motivi: «Il primo è che vengono venduti illegalmente farmaci che richiedono la prescrizione
medica, dunque acquistarli online evita il problema di procurarsi  la ricetta.

Il secondo è che risparmia l’imbarazzo di chiedere al farmacista un prodotto contro la disfunzione erettile, per esempio, o per aumentare la potenza sessuale», spiega Domenico Di Giorgio.


Come sono prodotti i farmaci illegali?

«È stato calcolato che solo un medicinale su 10, di quelli comprati nei canali illegali, contiene davvero il principio attivo nelle dosi indicate sulla confezione. Nel 25% non ce n’è traccia, il 9% ha al suo interno sostanze estranee, come gesso, polvere di cemento, addirittura veleno per topi», precisa Antonello Mirone.

«Ciò accade perché le catene di produzione dei Paesi da cui provengono queste sostanze, soprattutto Cina, India, Taiwan e Messico, sono totalmente insicure: spesso i macchinari lavorano sostanze di tutt’altro tipo (come il veleno, appunto) in condizioni igieniche pessime. E il rischio di contaminazione è praticamente certo».


Quali rischi si corrono usandoli?

Facciamo due esempi: «Se il principio attivo è inferiore a quello normalmente previsto per quel farmaco, o se manca del tutto, la terapia è destinata a fallire. Se invece la sua quantità è superiore, si possono verificare effetti tossici per l’organismo», avverte Domenico Di Giorgio.

Non solo: «Per i medicinali acquistati su canali illegali non c’è nessuna sicurezza sulla data di scadenza, sul confezionamento, sugli eccipienti e sul modo in cui vengono conservati durante il trasporto (alcuni farmaci richiedono protezioni speciali dalla luce, dall’umidità, dal caldo o dal freddo)».


Quali sono i medicinali più cercati?

«La gran parte è rappresentata dai farmaci contro la disfunzione erettile o per aumentare la potenza sessuale ma sono anche molto richiesti quelli per dimagrire, gli anabolizzanti per gonfiare i muscoli, gli antidepressivi. In aumento anche le richieste di farmaci oncologici e contro l’epatite C», precisa il dottor Di Giorgio.


È vero che costano di meno?

Il loro prezzo è quasi sempre inferiore, ma è un risparmio illusorio e pericoloso: «I rischi per la salute, come abbiamo detto, sono altissimi e non potrebbero mai giustificare neanche l’offerta più vantaggiosa», fa notare il dottor Mirone.

«Nel mercato illegale non ci sono regole, lo stesso farmaco può trovarsi a prezzi molto diversi. E in quel caso si ha la certezza di essere di fronte a una contraffazione: per legge, infatti, i medicinali devono essere venduti allo stesso prezzo sia nelle farmacie reali sia in quelle virtuali autorizzate. Non sono ammessi, cioè, offerte speciali o sconti solo perché sono venduti su Internet».


Come proteggersi dalle contraffazioni?

Nel solo 2017 sono stati chiusi oltre 10 mila siti di vendita online di farmaci ed è stato istituito il bollino di qualità. I controlli alle dogane sono sempre più rigorosi. Ma è una battaglia impari, che si vince soltanto se si smette di comprare nei siti illegali.

Ed è molto complicato, perché le insidie per il cittadino sono ovunque: «Se fino a oggi era l’utente a cercare un farmaco su Internet, ora sempre più spesso sono i distributori illegali a contattare i singoli individui, per esempio tramite Facebook o Linkedin, dopo aver monitorato le sue ricerche sul web», spiega Domenico Di Giorgo.

«Se per esempio hai cercato informazioni anche solo per capire cos’è la disfunzione erettile o un’altra patologia, queste aziende criminali possono contattarti sul tuo profilo personale proponendoti farmaci ad hoc. E si tratta sempre di medicinali contraffatti e di provenienza illecita».

«La farmacia reale resta la soluzione da preferirsi. Il rapporto di conoscenza e confidenza con il farmacista è troppo importante per il cittadino.

Il suo ruolo è fondamentale perché molto spesso conosce bene la sua storia clinica, può spiegare gli eventuali rischi da interazioni con altri farmaci che sta prendendo e suggerirgli le migliori alternative. E può metterlo in guardia dal desiderio di comprare su Internet solo perché pensa di risparmiare», conclude Andrea Cicconetti. Insomma, la garanzia massima è quella reale, non virtuale.


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Articolo pubblicato sul n. 3 di Starbene in edicola dal 03/01/2018



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