Menopausa: pelle flaccida, i cibi con estrogeni, secchezza vaginale

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di Laura Della PasquaLaura Della Pasqua


1. Pelle flaccida su braccia e viso, si può rimediare?


2. Non voglio prendere gli ormoni, ci sono cibi con estrogeni naturali?


3. Cosa fare per migliorare i rapporti sessuali?


1. Pelle flaccida su braccia e viso, si può rimediare?

È uno dei problemi più evidenti he si manifestano a partire dai 50 anni e con la menopausa. “È l’effetto della carenza di estrogeni” afferma il dermatologo Mauro Barbareschi, ricercatore della Clinica Dermatologica dell’Università di Milano. “Non ci illudiamo di poter spostare l’orologio indietro, saltano con l’integrazione alimentare e i fitoestrogeni. Ma qualcosa si può fare per rallentare il processo”. Per Barbareschi prima una donna comincia a occuparsi della bellezza della propria pelle e maggiori sono i risultati nel lungo termine. “Un modo per rallentare la lassità - dice - è di ricorrere, meglio se a partire dai 40 anni, alle infiltrazioni di acido ialuronico (biostimolazione). Ma questo trattamento va associato a misure di foto protezione perché il sole trasforma la pelle. Le infiltrazioni servono a ridare il turgore che prima della menopausa era garantito dagli ormoni. Importanti sono i cosmetici in grado di ripristinare l’idratazione profonda, con fattori antiaging come vitamina A e C che non dovrebbero mai mancare. Idratazione profonda, fotoprevenzione, cosmetici, tutto va fatto con regolarità. In questo modo si riescono a conservare le proprie caratteristiche di bellezza senza fare ricorso a interventi stravolgenti”. E per i muscoli che perdono tonicità? Per Barbareschi la ricetta più efficace è “l’attività fisica con esercizi mirati a sollecitare quelle specifiche parti del corpo più a rischio di cedimento. Un aiuto può venire dagli integratori con aminoacidi essenziali". L’esperto però ci tiene a mettere in chiaro che “miracoli non si fanno, anche con i prodotti farmaceutici. Spesso c’è poca buona volontà nelle sane abitudini. Mani, collo, decolletè e viso vanno esposti poco al sole”.

2. Non voglio prendere gli ormoni, ci sono cibi con estrogeni naturali?

Per chi vuole mettere a freno vampate, nervosismo, insonnia, palpitazioni, la natura offre una soluzione. Sono i cibi ricchi di estrogeni naturali, come sesamo, riso, finocchio, piselli e alcune erbe come il tiglio rosso. Cavoli, broccoli, verza e in generale tutte le crucifere, sono ricche di calcio del quale le donne in menopausa hanno un grande bisogno, costituiscono un’ottima alternativa ai latticini che spezzono provocano ritenzione e gonfiore e possono aumentare la sensazione di caldo della vampata. Andrebbero evitate le spezie piccanti perché dilatano i vasi sanguigni e possono amplificare la sensazione di calore derivante dalle vampate. Anche concedersi un quadratino di cioccolato extrafondente, aiuta a favorire il buon umore e l’equilibrio metabolico. Il cacao potenzia la termogenesi, ovvero l’energia che l’organismo spende in più ogni volta che si assume del cibo.

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3. Cosa fare per migliorare i rapporti sessuali?

Il calo degli estrogeni ha come conseguenza la mancanza di lubrificazione e quindi la secchezza della vagina che possono provocare rapporti sessuali fastidiosi o perfino dolorosi. Ma anche il desiderio si affievolisce. Che fare? “Per recuperare l’elasticità e la lubrificazione della vagina ci sono terapie emollienti e idratanti come ovuli, gel, creme all’acido ialuronico o olio di mandorle per esempio. Vanno però fatte con costanza, al pari della crema giornaliera sul viso”. Silvia Martella, responsabile del Centro Menopausa del Women Cancer Centre dell’Istituto Europeo di oncologia di Milano, consiglia anche “le terapie ormonali locali che hanno il vantaggio di agire essenzialmente a livello locale, nella vagina e solo una piccolissima parte va in circolo. La scelta deve essere indirizzata dal medico che valuterà se controindicazioni all’utilizzo di ormoni, anche se locali. Possono aiutare i lubrificanti al momento del rapporto. Nuove terapie sono effettuate come la radiofrequenza, la laserterapia vaginale, l’ozonoterapia. Possono essere minimamente fastidiose, hanno l’effetto di un po’ di calore ma che è assolutamente tollerabile. Vanno eseguite da personale esperto e comunque accompagnate da terapie emollienti e idratanti. L’effetto in genere si mantiene da sei mesi a un anno, a volte anche di più. Prima si avviano e migliori sono i risultati. Non c’è niente di definitivo e di miracoloso”.