Trombocitopenia

Patologia caratterizzata da un numero di piastrine inferiore alla norma (compresa tra 150.000 e 450.000 per millimetro cubo); è nota anche come ipopiastrinosi. Cause Le cause di trombocitopenia sono classificabili in tre categorie. Alterazioni della produzione di piastrine:possono dipendere da un’anomalia congenita (sindrome di Fanconi), una carenza di vitamina B12 o di acido folico, un’aplasia […]



Patologia caratterizzata da un numero di piastrine inferiore alla norma (compresa tra 150.000 e 450.000 per millimetro cubo); è nota anche come ipopiastrinosi.


Cause

Le cause di trombocitopenia sono classificabili in tre categorie.

  1. Alterazioni della produzione di piastrine:possono dipendere da un’anomalia congenita (sindrome di Fanconi), una carenza di vitamina B12 o di acido folico, un’aplasia (distruzione del midollo osseo imputabile a radiazioni, infezioni come la tubercolosi o l’epatite virale, o assunzione di varie sostanze tossiche, tra cui l’alcol), un’infiltrazione del midollo osseo a opera di una leucemia o di qualsiasi altro tumore, ma anche da una mielofibrosi (trasformazione fibrosa del midollo).
  2. Distruzione di un numero eccessivo di piastrine: può essere di origine non immunitaria o autoimmune. Rientra nel primo tipo la coagulazione intravascolare disseminata (formazione di microcoaguli costituiti da fibrina e piastrine) e la distruzione piastrinica osservabile nei portatori di una protesi cardiaca, che provoca un’aggressione meccanica delle cellule ematiche. Tra i casi di origine autoimmune vi è la produzione di anticorpi antipiastrine che si osserva nella porpora trombocitopenica idiopatica o nelle sindromi linfoproliferative, ma anche nei portatori di HIV (virus dell’AIDS), l’assunzione di farmaci come la penicillina, i sulfamidici o la chinidina, dopo una trasfusione di sangue o nella porpora neonatale che può verificarsi al termine della gravidanza.
  3. Alterazioni della distribuzione di piastrine: sono conseguenti a un loro sequestro nella milza in caso di ipersplenismo, nell’ipertensione portale (aumento della pressione nel sistema venoso portale) o in alcune malattie della milza. Una trombocitopenia per diluizione delle piastrine può essere conseguente a trasfusioni massicce.


Sintomi e segni

Nelle forme più gravi si osservano emorragie della pelle e delle mucose che si manifestano come macchie rosso-violacee (petecchie) o ecchimosi, talvolta con epistassi (sangue dal naso), più raramente con emorragie interne, digestive o cerebrali.


Diagnosi e trattamento

La diagnosi si basa sulla conta delle piastrine. Il metodo comunemente utilizzato dà talvolta luogo a risultati erronei, con indicazione di un numero ridotto di piastrine non corrispondente alla realtà (falsa trombocitopenia). Un siffatto risultato deve quindi essere confermato da un altro metodo (conteggio automatico, realizzato su uno striscio ematico con un apposito strumento). L’esame del midollo osseo conferma la diagnosi: quando il numero dei megacariociti (precursori delle piastrine) è inferiore alla norma, il meccanismo di produzione delle piastrine risulta alterato.

Quando al contrario il loro numero è superiore al normale, ciò implica o che le piastrine vengono distrutte nella circolazione sanguigna o che i megacariociti non si trasformano in piastrine. Il trattamento delle trombocitopenie dipende dalla causa che le ha fatte insorgere. In caso di emorragie intense, si può ricorrere a una trasfusione di piastrine.