Prostatectomia

Ablazione chirurgica della prostata, delle vescicole seminali e delle ampolle dei dotti deferenti. Una prostatectomia associata all’ablazione della vescica è detta prostatocistectomia. Indicazioni L’indicazione principale della prostatectomia è il cancro della prostata in soggetti piuttosto giovani, in assenza di metastasi. La prostatocistectomia è invece riservata ai pazienti affetti da un cancro della vescica localizzato. Procedura […]



Ablazione chirurgica della prostata, delle vescicole seminali e delle ampolle dei dotti deferenti. Una prostatectomia associata all’ablazione della vescica è detta prostatocistectomia.


Indicazioni

L’indicazione principale della prostatectomia è il cancro della prostata in soggetti piuttosto giovani, in assenza di metastasi. La prostatocistectomia è invece riservata ai pazienti affetti da un cancro della vescica localizzato.


Procedura

La prostatectomia è un intervento chirurgico impegnativo; praticato in anestesia generale, richiede un ricovero ospedaliero di 10-15 giorni. Dopo aver rimosso la prostata, il chirurgo esegue l’abboccamento dell’uretra alla vescica, in modo da consentire minzioni normali. In caso di prostatocistectomia, le urine possono essere deviate verso la parete addominale, per anastomosi dei due ureteri a un segmento di intestino, un’estremità del quale viene abboccata alla cute (intervento di Bricker), oppure essere emesse per via naturale, grazie alla creazione di una neovescica a partire da un segmento di intestino.


Complicanze

Le complicanze principali sono le seguenti:

  • impotenza sessuale, che insorge nel 50-70% dei casi ed è causata dalla lesione (frequente) dei nervi erettori posti contro la prostata durante la prostatectomia; nei casi in cui tali nervi possono essere risparmiati, il rischio di impotenza è sicuramente minore;
  • incontinenza urinaria, che insorge nell’1-5% dei casi; di entità variabile (dalla perdita di alcune gocce di urina a un’incontinenza totale), è spesso alleviata da sedute di rieducazione perianale; nei casi in cui l’incontinenza risulti invalidante, può essere giustificata l’introduzione di uno sfintere artificiale;
  • restringimento dell’anastomosi tra l’uretra e la vescica dovuto a cattiva cicatrizzazione, che ostacola lo svuotamento della vescica stessa; tale fenomeno può essere trattato efficacemente mediante una semplice incisione dell’uretra praticata per via endoscopica.