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Valore

Entità di una quantità.

Valore adattativo Idoneità darwiniana.

Valore biologico Misura del valore nutrizionale di una proteina per gli animali. Si basa sul contenuto, in una particolare proteina come la lisina, di determinati aminoacidi, che sono essenziali per gli animali. Viene espressa come quantità di azoto proteico presente in una determinata quantità di proteine dietetiche digerite e assorbite. Si valuta misurando l’introduzione di azoto (N1), l’azoto urinario (Nu) e l’azoto fecale (NF). Pertanto il valore biologico corrisponde a

NI ∙ NF ∙ Nu∙

NI ∙ NF∙

Valore di riferimento Valore del risultato di un esame che viene usato per stabilire la significatività dei risultati riscontrati nei soggetti testati. Viene espresso in genere come valori superiore e inferiore, i quali delimitano il range di riferimento.

Valore erratico Osservazione così distante dalle altre, nell’ambito di un gruppo di osservazioni, da suggerire che derivi da una differente popolazione o che sia il risultato di una tecnica imperfetta di semplificazione o di misura.

Valore normotetico Valore di una variabile, come la frequenza del polso o la pressione arteriosa, in un individuo e con riferimento al valore considerato normale per la popolazione.

Valore predittivo Espressione della probabilità che il risultato di un determinato test si correli con la presenza o l’assenza di una malattia. Un valore predittivo positivo indica che in tutti i soggetti il risultato del test è alterato o positivo. Corrisponde al rapporto tra i pazienti che hanno la malattia e l’intera popolazione di soggetti con una positività del test, espresso come:

veri positivi ∙ 100.

veri positivi + falsi positivi.

Il valore predittivo negativo è il rapporto tra pazienti non affetti dalla malattia con risultato del test negativo e l’intera popolazione di soggetti con risultato negativo, espresso come:

veri negativi · 100.

veri negativi + falsi negativi.

Viene detto anche valore P.

Valore relativo Valore espresso come rapporto di qualche altro valore di riferimento. Il rapporto può essere una proporzione o una percentuale.

Valore soglia Intensità minima per l’eccitazione o la percezione sensoriale, detta anche valore liminare.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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