Test diSopravvivenza eritrocitaria
Esame che si basa sulla possibilità di marcare gli eritrociti (globuli rossi) con isotopi radioattivi e studiare la curva di decadenza della radioattività dal sangue periferico. Se l’isotopo radioattivo è costituito da un precursore eritrocitario (ferro 59, glicina-carbonio 14, glicina-azoto 15) iniettato al paziente, questo viene incorporato dalle cellule eritroidi midollari e un’intera popolazione eritrocitaria di età omogenea risulta marcata. In questo modo la radioattività decade nel soggetto normale dopo 120 giorni, tempo medio di sopravvivenza eritrocitaria. Se invece un campione di eritrociti prelevato al paziente viene marcato in vitro (con cromo 51-sodio cromato) e poi reinfuso, le emazie marcate risultano costituite da una popolazione eterogenea.
Inoltre, la curva di decadenza della radioattività assume un aspetto rettilineo con tempo di dimezzamento a 30 giorni, che, per la parziale eluizione (separazione) spontanea del tracciante dagli eritrociti, corrisponde a un’emivita (tempo che occorre per dimezzare l’attività o la concentrazione di una sostanza) degli eritrociti di alcuni giorni.
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