Salix alba
Pianta appartenente alla famiglia delle Salicaceae. La droga è rappresentata dalla corteccia. I componenti sono salicilati, eterosidi di acidi fenolici (in particolare la salicina) flavonoidi, soprattutto eterosidi dei flavonoli, e piccole quantità di olio essenziale. La droga è riportata nelle monografie ESCOP (European Scientific Cooperative On Phytotherapy). La Farmacopea Ufficiale Francese indica per l’estratto secco nebulizzato un titolo in acido salicilico in misura non inferiore al 4%.
Le sue azioni antalgica (di contrasto al dolore) e antipiretica (di contrasto alla febbre) sembrano essere legate al blocco della sintesi della prostaglandine PGE2 per interferenza con l’enzima prostaglandina sintetasi. Pare che il suo fitocomplesso sia in grado di impedire varie reazioni antigene-anticorpo e la liberazione di istamina indotta dagli antigeni stessi, nonché di potenziare l’azione di barriera dei mucopolisaccaridi connettivali, che ostacola la diffusione dei processi flogistici (infiammatori). La salicina non induce il blocco irreversibile dell’aggregazione piastrinica.
Non sono riportate in letteratura interazioni con altri farmaci, né effetti tossici o indesiderati importanti: anche l’azione a carico della mucosa dello stomaco è molto minore rispetto a quella determinata dall’acido acetilsalicilico.
La droga è indicata come antipiretico, nel trattamento delle forme reumatiche lievi, nella terapia di supporto dei disturbi infiammatori muscoloscheletrici, nella cefalea lieve e come analgesico in genere.
Non esistono però né studi farmacologici in vitro o in vivo né studi clinici che ne supportino l’efficacia per alcuna di tali indicazioni terapeutiche; poiché mancano studi clinici che ne confermino la sicurezza d’uso in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica, se ne raccomanda inoltre un utilizzo prudente e solo su prescrizione medica.
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