• Magazine
  • Calcola e scopri
  • Esperti
Starbene
  • Medicina A-Z
  • Salute
    • News
    • Problemi e soluzioni
  • Alimentazione
    • Diete
    • Dimagrire
    • La dieta di Starbene
    • Mangiare sano
    • Ricette della salute
  • Diete
  • Bellezza
    • Capelli
    • Corpo
    • Viso
  • Fitness
    • Esercizi
    • Palestra fai da te
    • Sport
  • Sessualità
    • Amore
    • Coppia
    • Sesso
  • Vivere meglio
    • Corpo e mente
    • Psicologia
    • Rimedi naturali di benessere
  • Oroscopo
  • Video
ABBONATI
  • Home
  • Medicina A-Z
  • TerapiaIperbarica
  • Un po’ di storia

TerapiaIperbarica -Un po’ di storia

TerapiaIperbarica Un po’ di storia Come funziona la terapia? Come si realizza l’ossigenazione iperbarica Malattia da decompressione: tipo I e tipo II Come si cura la malattia da decompressione Intossicazione da monossido di carbonio Controindicazioni alla terapia iperbarica Effetti collaterali

L’affermazione della medicina iperbarica non è stata semplice perché contrastata da un forte scetticismo alimentato da considerazioni economiche, resistenze nell’opinione pubblica e mancanza di conferme di efficacia, per alcune sue applicazioni, fornite da precisi studi scientifici.

Già nel 1662 l’inglese Henshaw utilizzava l’aria iperbarica, ossia a pressione maggiore di quella presente nell’atmosfera e normalmente respirata, per il trattamento di malattie polmonari; la sua idea venne mutuata in Francia (nel 1834) da Junod, il quale costruì una camera per erogare aria a pressioni di due, quattro “atmosfere assolute” per il trattamento delle patologie respiratorie.

Nel secolo successivo, quindi, si è assistito in Europa e negli USA a una diffusione della costruzione di camere iperbariche (strumenti o ambienti in cui fosse possibile tenere le persone da trattare) per la cura di malattie polmonari, cardiache, tumorali, diabetiche e neurologiche. Dagli inizi del Novecento, così, si verifica una prepotente affermazione della medicina iperbarica, impiegata nel trattamento di patologie respiratorie, cardiovascolari, neurologiche, neoplastiche e infettive, oltre che nelle intossicazioni da monossido di carbonio. Tale aumento è anche una conseguenza della concomitante crescita degli incidenti che possono essere trattati con la terapia iperbarica e che hanno come causa la sempre più frequente esposizione ai rischi legati sia agli ambienti di lavoro, sia a sport particolari. Un esempio di questo fenomeno è l’incremento dell’attività subacquea e dei relativi incidenti, con la conseguente necessità di predisporre trattamenti specifici basati appunto sull’impiego della camera iperbarica (che consente di riprodurre l’esposizione del subacqueo alla stessa pressione vigente nell’ambiente in cui si manifesta il suo problema).

Negli anni settanta, a fronte di un uso probabilmente scriteriato della terapia iperbarica, venne fondata una società scientifica internazionale (Undersea and Hyperbaric Medical Society, UHMS) che studiò e pubblicò precise indicazioni e aggiornamenti sulle applicazioni della medicina iperbarica per gli incidenti subacquei e non solo.

Paragrafo successivo

Cerca in Medicina A-Z

Chiedi a Starbene.it

( max 100 caratteri )

Dolore sotto costola sinistra

Le risposte dei nostri esperti

avatar Medicina Generale
Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

Tutte le domande Tutti gli esperti

Cerca tra le domande già inviate

Trova farmaco

Trova il farmaco che stai cercando all'interno dell'elenco completo dei farmaci italiani, aggiornato con schede e bugiardini.

Calcola
il tuo peso ideale

  • Informativa
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • ATTENZIONE: Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. Leggi il Disclaimer »

© 2020 Stile Italia Edizioni srl - Riproduzione riservata - P.Iva 11072110965