Intossicazione infantile
Insieme di disturbi riscontrabili in un bambino in seguito all’assunzione di una sostanza tossica.
Le intossicazioni occupano il secondo posto nella classifica degli incidenti domestici nell’infanzia, dopo i traumi, e rappresentano la causa di circa un quarto dei ricoveri in pediatria, generalmente in bambini di età inferiore ai 5 anni. Sono dovute tanto all’ingestione di prodotti tossici, domestici o industriali per uso domestico (35% dei casi), quanto all’assunzione di farmaci destinati agli adulti e quindi somministrati a dosaggi troppo elevati (55% dei casi).
Sintomi e segni
L’insorgenza improvvisa di determinati sintomi in un bambino sino a quel momento in buona salute deve immediatamente mettere in allarme i genitori: disturbi neurologici associati a deambulazione incerta, sonnolenza, convulsioni senza febbre, problemi respiratori, brusco calo della temperatura, coma.
Trattamento
Se l’ipotesi di un’intossicazione accidentale appare verosimile, occorre contattare d’urgenza un centro antiveleni o il pronto soccorso pediatrico più vicino. Per quanto possibile, si devono indicare la natura della sostanza tossica o del farmaco trovato vicino al bambino, la quantità ingerita, l’ora presunta dell’ingestione, quando è avvenuto l’ultimo pasto, l’età e il peso del paziente, il suo stato di coscienza. Le indicazioni fornite permetteranno di valutare la gravità dell’intossicazione e la natura delle misure terapeutiche mettere in atto.
In attesa dei soccorsi, è controindicato nella maniera più assoluta dar da bere o da mangiare al bambino. Contrariamente a un’opinione piuttosto diffusa, non si deve somministrare latte. Analogamente non si deve cercare di provocare il vomito. Qualunque sospetta intossicazione richiede il ricovero in ospedale, dove si potranno effettuare tentativi di evacuazione del contenuto gastrico tramite somministrazione di farmaci o lavanda gastrica.
Se il bambino ha ingerito caustici (per esempio detergenti per lavastoviglie, anticalcare, prodotti per sturare i lavandini) occorre ricoverarlo d’urgenza nel reparto di otorinolaringoiatria e ricercare eventuali lesioni dello stomaco o dell’esofago. L’inalazione di derivati del petrolio è particolarmente pericolosa in quanto può danneggiare i polmoni. In tal caso s’impone il monitoraggio in un ospedale dotato di reparto di rianimazione.
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