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Inibizione competitiva

Inibizione enzimatica in cui l’inibitore innalza la costante di Michaelis (Km) senza modificare la velocità limitante (V) della reazione catalizzata che viene avvicinata in presenza di una concentrazione elevata del substrato: si dice che l’inibizione ha una componente competitiva se l’inibitore diminuisce il rapporto V/Km. Il meccanismo più semplice proposto per l’inibizione competitiva è che l’inibitore e il substrato competano per il medesimo sito enzimatico, che non è in grado di legare entrambi contemporaneamente.


Inibizione da contatto

  1. Arresto dell’aumento del numero delle cellule quando la densità della popolazione determina un contatto fisico tra le cellule, detta anche inibizione dipendente dalla densità.
  2. Arresto della motilità delle cellule e inibizione del comportamento ondulatorio dei lamellipodi quando due cellule in coltura vengono a contatto.

Inibizione mista Inibizione di una reazione catalizzata da un’enzima a opera di un inibitore dotato di una componente competitiva e di una non competitiva. L’inibizione mista è stata occasionalmente denominata inibizione non competitiva, sebbene quest’ultimo termine venga solitamente riservato a quel particolare caso d’inibizione mista in cui la costante di specificità e la velocità limitante vengono diminuite dal medesimo fattore.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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