HBV-DNA sierico
Genoma (programma genetico) virale del virus dell’epatite B: costituisce il marker più sensibile di replicazione virale attiva e di infettività. Di norma, nell’infezione acuta da virus B, l’HBV-DNA è presente nei primi giorni di malattia e sparisce prima o contemporaneamente alla scomparsa di HBeAg. I livelli di HBV-DNA non sembrano correlati alla gravità della malattia. L’HBV-DNA e l’HBeAg non sempre sono connessi: il primo è indicativo della presenza di virioni (unità elementari del virus), mentre il riscontro di HBeAg dipende dall’eccesso di antigene rispetto al relativo anticorpo al momento della determinazione.
Nell’infezione cronica, il periodo tra la scomparsa dell’HBV-DNA e dell’HBeAg è molto variabile (da pochi giorni a 20 mesi) e si può osservare la contemporanea presenza di Ab anti-HBe e HBV-DNA. Questa situazione è indicativa di modesta riattivazione della replicazione virale (spesso transitoria e con prognosi favorevole) o di grave epatite cronica (in cui spesso si riscontra HBcAg intraepatico).
Il virus dell’epatite Delta inibisce la sintesi del virus B stesso, per cui in caso di coinfezione l’HBV-DNA può essere negativo.
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