Embrioscopia
Esame diretto dell’embrione tra la nona e l’undicesima settimana di amenorrea. L’embrioscopia viene praticata nelle donne in gravidanza che hanno già un bambino affetto da malformazioni degli arti o da schisi labiopalatina (labbro leporino), per individuare precocemente queste affezioni. Un tubo a fibre ottiche viene introdotto in utero per via vaginale o addominale.
Una volta a contatto con le membrane circostanti, lo strumento permette di vedere l’embrione in trasparenza senza penetrare nella cavità ovulare. L’esame, praticato in anestesia locale, è indolore e dura solo qualche minuto. Effettuato in strutture ospedaliere specializzate, richiede in seguito un riposo di 24 ore, come misura precauzionale. Il rischio di aborto spontaneo è dell’ordine del 5-10%.
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