Ritardo nell’apprendimento dellaDeambulazione
Assenza di deambulazione autonoma dopo i 18 mesi di vita. L’età di acquisizione della deambulazione è variabile, anche se il 90% dei bambini a 15 mesi è in grado di camminare.
Cause
I ritardi semplici, più frequenti, spesso sono familiari e legati alla maturazione del sistema nervoso. Il bambino in genere si sposta “a gattoni”, oppure striscia sul ventre e sul posteriore. Per altri aspetti il suo sviluppo psicomotorio è normale. I ritardi psicologici sono dovuti a una situazione affettiva o sociale problematica, fonte di una scarsa autostima che si traduce in qualche difficoltà durante l’apprendimento della deambulazione. I ritardi associati ad anomalie neurologiche corrispondono a un’infermità motoria cerebrale, che a sua volta rappresenta l’insieme delle conseguenze motorie prodotte da una lesione cerebrale insorta durante la gestazione, il parto o nel periodo neonatale. Tali lesioni possono comportare disturbi di gravità estremamente variabile, dalla semplice goffaggine a una paralisi degli arti. Le anomalie a carico della muscolatura scheletrica (deformità del piede, lussazione congenita dell’anca) sono responsabili di problemi motori più o meno gravi.
Trattamento
I ritardi semplici non richiedono trattamento in quanto i bambini arrivano a camminare, spontaneamente o con l’aiuto di semplici esercizi motori, dopo un lasso di tempo variabile. I ritardi di origine psicologica hanno evoluzione altrettanto favorevole, purché il contesto socio-affettivo migliori.
Le altre cause hanno prognosi variabile e vanno sottoposte all’attenzione di un neuropediatra, che ricerchi un’origine infettiva, infiammatoria, metabolica, degenerativa o ereditaria. La rieducazione è un elemento molto importante, soprattutto in presenza di infermità motorie cerebrali.
Cerca in Medicina A-Z