Crataegus oxyacantha
Pianta della famiglia delle Rosaceae nota come biancospino. La parte contenente i principi attivi è costituita dalle foglie con i fiori essiccati. La pianta è considerata come pianta medicinale sia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sia dalla Farmacopea Ufficiale Italiana (X edizione). Studi farmacologici sperimentali hanno confermato l’azione capace di aumentare la forza del battito cardiaco e la trasmissione, all’interno del cuore, dell’impulso elettrico che lo determina (attività, rispettivamente, inotropa positiva e dromotropa positiva), la capacità di ridurre in maniera significativa i disturbi del ritmo del cuore causati dall’aconitina (uno dei veleni vegetali più potenti), di aumentare l’irrorazione sanguigna delle arterie coronarie e del muscolo cardiaco e di ridurre le resistenze vascolari periferiche. I principi attivi contenuti nella pianta inibiscono l’azione di un enzima che favorisce la degradazione dell’AMP ciclico, il quale si accumula all’interno della cellula. Alcuni studi hanno dimostrato che la pianta ha un’azione protettiva nei confronti del cuore, in determinate condizioni, e che possiede un’azione antinfiammatoria legata alla sua attività antiossidante e di scavenger (“spazzino”) dei radicali liberi.
Una revisione dei dati derivanti da studi farmacologici e clinici permette di stabilire che l’estratto ricavato dalla pianta migliora l’irrorazione sanguigna e la capacità contrattile del muscolo cardiaco, ne aumenta la tolleranza alla scarsa ossigenazione, contrasta i disturbi del ritmo della contrazione del cuore, aumentandone la tolleranza allo sforzo in pazienti affetti da certe forme di insufficienza cardiaca. L’uso è consigliato su indicazione medica e dopo una diagnosi accurata. Studi sperimentali sul ratto non hanno dimostrato effetti dannosi sui figli dei soggetti trattati. L’uso in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica è consigliato solo su indicazione medica. In rari casi può comparire dolore in corrispondenza dello stomaco, che scompare con la sospensione del trattamento.
L’estratto di biancospino potenzia l’effetto della digitale e amplifica l’azione di riduzione della frequenza cardiaca (effetto bradicardizzante) dei b-bloccanti e di altri farmaci dotati di questa attività.
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