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Bronco

Condotto cilindrico che assicura il trasporto dell’aria nella trachea, nei bronchioli e negli alveoli polmonari. I due bronchi principali (destro e sinistro) si dipartono dalla trachea e si dividono ciascuno, nei polmoni, in bronchi lobari, poi in diramazioni sempre più piccole, prima di terminare nei bronchioli. L’insieme forma l’albero bronchiale. I bronchi hanno un rivestimento fibrocartilagineo e muscolare che li rende semirigidi. Sono rivestiti da una mucosa coperta di ciglia (che servono a eliminare le particelle inalate dall’ambiente esterno, come polvere, batteri ecc.) e di ghiandole.


Patologie

Le malattie dei bronchi costituiscono affezioni di gravità variabile in base alla sede e all’estensione delle lesioni e alle loro ripercussioni sulla ventilazione polmonare. Si distinguono l’infiammazione acuta o cronica della mucosa bronchiale (bronchite); l’obliterazione localizzata (tumore, presenza di un corpo estraneo, stenosi) o diffusa (broncospasmo) del condotto bronchiale; la dilatazione dei bronchi (bronchiectasia); le malattie della cartilagine bronchiale (discinesia tracheobronchiale). I bronchi costituiscono la sede di elezione delle neoplasie maligne legate al fumo di sigaretta e all’amianto, più spesso localizzate nei bronchi principali o in quelli lobari.


Accumulo di secrezioni nei bronchi

Può essere dovuto a un aumento importante delle secrezioni bronchiali (bronchite acuta) o alla presenza anomala di solidi o liquidi nei bronchi (rigurgito). In certi casi entra in gioco un’alterazione del meccanismo della tosse: quest’ultima non è più sufficiente a eliminare le secrezioni, a causa di un’alterazione delle ciglia microscopiche che rivestono i bronchi, legata al tabagismo, a un affaticamento dei muscoli respiratori o alla perdita di conoscenza. L’ostruzione bronchiale da accumulo di secrezioni dà luogo a difficoltà respiratoria (affanno); l’auscultazione dei polmoni permette di percepire ronchi bronchiali. Il trattamento si basa in prima istanza sulla chinesiterapia respiratoria, a volte sui fluidificanti, evitando i farmaci contro la tosse; si prefigge inoltre di curare la causa del disturbo.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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