Blocco bimascellare
Immobilizzazione dell’osso mascellare superiore (mandibola) e di quello inferiore (mascella) mediante legature metalliche; è detto anche blocco intermascellare. Si pratica in seguito a un intervento correttivo o in caso di frattura ossea. Di solito si ottiene fissando legature fini in acciaio speciale tutt’intorno a più coppie di denti antagonisti della mandibola e della mascella; i fili vengono poi riuniti per mantenere le ossa mascellari in una posizione di occlusione serrata. Il blocco deve in genere essere lasciato in sede dalle 4 alle 6 settimane, nel corso delle quali il soggetto, non potendo aprire la bocca, si alimenta con pasti liquidi o semiliquidi.
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