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Psoriasi: i rimedi naturali per combatterla

Oli vegetali, impacchi, unguenti, ma anche integratori e cure termali. Tanti rimedi naturali utili per combattere i disturbi della psoriasi

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I cambi di stagione (soprattutto a febbraio-marzo) possono comportare uno stress di adattamento per la psoriasi, malattia infiammatoria della cute a carattere cronico-recidivante che risente di fattori autoimmuni, genetici e ambientali. Di solito il clima freddo e secco tende a peggiorare il quadro (il caldo-umido e l’esposizione al sole, invece, lo migliorano) e porta al riacutizzarsi dei sintomi, con la comparsa di nuove placche psoriasiche su addome, schiena, cuoio capelluto, gomiti e ginocchia. Scopri qui quali sono i rimedi naturali contro il riaccendersi della psoriasi.


1. I rimedi utili contro il prurito

Nel solco verde tracciato dalla fitoterapia, troviamo alcuni rimedi efficaci nel ridurre prurito, rossore e squame argentate. «Piccola premessa: nella fase acuta, in cui compaiono nuove placche psoriasiche con sintomi fastidiosi, è bene rivolgersi al dermatologo che prescriverà delle schiume-spray, da spruzzare sulla cute, a base di betametasone (un cortisonico) e calcipotriolo, un derivato della vitamina D3 che insieme al primo riduce l’infiammazione», spiega il dottor Mauro Picardo
, direttore della Fisiopatologia Cutanea dell’Istituto Dermatologico IRCCS San Gallicano di Roma. «L’applicazione topica è pratica, perché la schiuma si assorbe subito senza ungere e lasciare aloni sugli indumenti. Questa cura d’urto va proseguita per un massimo di due mesi, con dosaggio a scalare».

Dopo, oppure fin dal subito in caso di lesioni limitate e poco sintomatiche (come nel caso della psoriasi inversa che prende di mira le pieghe delle ascelle, dell’inguine, dei glutei, l’area genitale o ombelicale) è possibile virare la terapia verso rimedi naturali di comprovata efficacia. «Oltre ad applicare gli stessi oli vegetali consigliati per altri problemi come la dermatite atopica (di borragine, di argan, di jojoba, di cocco, di rosa mosqueta ma anche di neem, estratto dai semi di un albero sempreverde presente in India e ai tropici), 
è bene trattare le placche con degli unguenti, cioè delle pomate molto grasse, a base di acido salicilico», precisa la dottoressa dottoressa Erika Cristiana Schmitt, dermatologa esperta in fitoterapia a Milano.

«Gli unguenti, da applicare con delle garzine e tenere in posa tutta la notte, vanno prescritti dal dermatologo a una concentrazione dal 5 al 20%. In farmacia ci sono diverse formulazioni di acido salicilico, ma in alcuni casi è meglio fare una preparazione galenica “su misura”. Derivato dal salice, l’acido salicilico realizza un vero e proprio “decapage”: esfolia la pelle, eliminando le squame superficiali dovute al turn-over accelerato dei cheratinociti».

In alternativa, per levigare gli ispessimenti cutanei si può fare un impacco occlusivo con del catrame vegetale, acquistabile online. Non si tratta del vecchio catrame minerale che si usava una volta per la psoriasi, bensì di una resina viscosa dall’odore gradevole che viene estratta dal legno di abeti, betulle e faggi. L’impiastro va applicato sulle placche con garze multistrato, in modo da non sporcare le lenzuola, e lasciato agire tutta la notte. Al mattino le squame si staccano da sole e il catrame va rimosso con acqua tiepida.


2. Quali sono gli integratori alimentari utili

E sul versante integratori alimentari? Esistono rimedi per bocca utili a debellare la psoriasi? «Premesso che il macerato glicerico di Ribes Nigrum, indicato per la dermatite atopica, va bene anche per la psoriasi, consiglio due soluzioni più specifiche: la tintura madre di Centella asiatica (40 gocce due volte al giorno per uno-due mesi) e il Cedrus libani, cioè il cedro del Libano», prosegue Schmitt. «Esistono diversi studi su come l’estratto di Centella riesca a ridurre l’eccessiva vascolarizzazione, con presenza di vene rosse e dilatate, del derma papillare che è all’origine delle placche. I gemmoderivati del Cedrus libani, invece, oltre a ossigenare la pelle e a svolgere anch’essi azione antinfiammatoria, hanno la capacità di ridurre squame e ispessimenti cutanei riuscendo a rallentare il ricambio cellulare».

Preziosa è anche l’abitudine di prendere tutti i giorni degli integratori “basic”, amici della pelle. «Gli Omega 3 devono essere un must per chi soffre di psoriasi », precisa il dottor Picardo. «Ma anche le supplementazioni di vitamine C ed E, due ottimi antiossidanti, e di quelle del gruppo B sono molto utili. Tra queste, non devono mai mancare la B2 e la B6, che consentono un buon controllo dei processi desquamativi, e la B5 (nicotinamide) che ha uno spiccato effetto antinfiammatorio». 


3. Le terme per curare la psoriasi

A Comano

Impossibile non accennare alla cure termali, visto che in Italia esiste il miglior centro europeo di riferimento per cura della psoriasi: le terme di Comano, in provincia di Trento. La semplice immersione nelle acque bicarbonato-calcio-magnesiache produce un miglioramento clinico che si mantiene nei 4-6 mesi successivi. L’ideale è fare un ciclo di almeno 12 bagni (55 €, in convenzione con il SSN), facendolo prescrivere su ricettario rosso dal medico di base.

A Marsala
Chi desidera unire le cure con una vacanza al sole (che è già un farmaco naturale) può andare a Marsala (Trapani) dove è stato aperto un centro per la cura della psoriasi che utilizza il sale estratto dalle vicine saline, l’unico fregiato della denominazione Dop.

«Abbiamo delle vasche di acqua ipertonica a 37°, con una concentrazione salina al 30% (la stessa del Mar Rosso), in cui restare immersi mezz’ora», spiega la dottoressa Serena Belli, direttore sanitario della Thermal Medical Spa del Seawater Hotel (SWH) di Marsala. «I bagni rilassano, purificano e sfiammano, con un effetto-peeling intenso. Si prosegue con la “culla salina”, una tinozza in cui si viene ricoperti di sale di Marsala dalla testa ai piedi». Il centro, aperto anche agli esterni, non è convenzionato ma ha dei prezzi contenuti: 12 bagni 120 €, 12 “culle saline”, 150 € (seawaterhotels.com).



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Articolo pubblicato sul n° 3 di Starbene in edicola dal 16 febbraio 2021






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