XALOST COLL 1FL 2,5ML 50MCG/ML -Avvertenze e precauzioni

XALOST COLL 1FL 2,5ML 50MCG/ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Latanoprost può alterare gradualmente il colore dell’occhio aumentando la quantità di pigmento marrone dell’iride. Prima dell’inizio del trattamento i pazienti devono essere informati circa la possibilità di alterazione permanente del colore dell’occhio. Il trattamento unilaterale può causare eterocromia permanente. Questa alterazione di colore dell’occhio è stata notata soprattutto in pazienti con iridi di colore misto, ad es. blu–marrone, grigio–marrone, giallo–marrone e verde–marrone. Negli studi con latanoprost, l’insorgenza dell’alterazione avviene di solito entro i primi 8 mesi di trattamento, raramente durante il secondo o il terzo anno e non è stata riscontrata dopo il quarto anno di trattamento.La velocità di progressione della pigmentazione dell’iride diminuisce nel tempo ed è stabile per cinque anni. Gli effetti dell’aumentata pigmentazione dell’iride oltre i cinque anni non sono stati valutati. In uno studio in aperto di 5 anni sulla sicurezza di latanoprost, la pigmentazione dell’iride è stata riscontrata nel 33% dei pazienti (vedere paragrafo 4.8). Nella maggioranza dei casi l’alterazione del colore dell’iride è lieve e spesso non osservabile clinicamente. L’incidenza varia dal 7 all’85% in pazienti con iridi di colore misto con la maggiore incidenza in pazienti con iridi giallo–marrone. Nessuna alterazione è stata riscontrata in pazienti con occhi di colore blu omogeneo e solo raramente in pazienti con occhi di colore grigio omogeneo, verde o marrone. L’alterazione di colore è dovuta ad un aumento del contenuto della melanina nei melanociti dello stroma dell’iride e non ad un aumento del numero dei melanociti. Di solito la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell’occhio interessato, ma può interessare tutta l’iride o parti di essa. Dopo la sospensione del trattamento non si è riscontrata un’ulteriore pigmentazione marrone dell’iride. Gli studi clinici fino ad oggi disponibili, hanno dimostrato che l’alterazione di colore non è riferibile ad alcun sintomo o alterazioni patologiche. Il trattamento non ha influito né su nevi né su areole dell’iride. Gli studi clinici non hanno evidenziato accumulo di pigmento nel trabecolato o in qualsiasi altra parte della camera anteriore. Sulla base di un’esperienza clinica di 5 anni, l’aumento della pigmentazione dell’iride non ha mostrato determinare alcuna conseguenza di natura clinica negativa e la somministrazione di latanoprost può essere continuata anche se si manifesta la pigmentazione dell’iride. I pazienti tuttavia devono essere controllati regolarmente e, quando il quadro clinico lo richiede, il trattamento con latanoprost può essere interrotto. Vi è un’esperienza limitata di latanoprost nel glaucoma cronico ad angolo chiuso, in pazienti pseudofachici con glaucoma ad angolo aperto e nel glaucoma pigmentario. Non c’è esperienza di latanoprost nel glaucoma infiammatorio e neovascolare, in condizioni di infiammazione oculare o nel glaucoma congenito. Latanoprost non ha alcuno o scarsi effetti sulla pupilla, ma non si ha esperienza in merito ad attacchi acuti di glaucoma ad angolo chiuso. Si deve usare cautela nell’impiego di latanoprost in queste circostanze, finché la casistica non sarà opportunamente ampliata. Sono disponibili dati limitati circa l’uso di latanoprost durante la fase peri–operatoria della chirurgia di estrazione della cataratta. In questi pazienti latanoprost deve essere usato con cautela. Sono stati riportati casi di edema maculare (vedere paragrafo 4.8) soprattutto in pazienti afachici, pseudofachici con rottura della capsula posteriore della lente o con lenti in camera anteriore e in pazienti con fattori di rischio per l’edema maculare cistoide (come la retinopatia diabetica e l’occlusione venosa retinica). Latanoprost deve essere usato con cautela in pazienti afachici, pseudofachici con rottura della capsula posteriore della lente o con lenti in camera anteriore e in pazienti con fattori di rischio noti per l’edema maculare cistoide.Xalost deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi di cheratite erpetica e deve essere evitato nei casi di cheratite da herpes simplex in fase attiva e nei pazienti con anamnesi di cheratite erpetica ricorrente associata in modo specifico agli analoghi delle prostaglandine. In pazienti con noti fattori di rischio per iriti/uveiti, latanoprost può essere usato con cautela. C’è una limitata esperienza in pazienti con asma, anche se nell’esperienza post–marketing sono stati riportati alcuni casi di esacerbazione di asma e/o dispnea. I pazienti asmatici devono quindi essere trattati con prudenza in attesa di sufficienti esperienze (vedere anche paragrafo 4.8). È stata osservata un’alterazione di colore della cute periorbitale, riportata nella maggioranza delle segnalazioni in pazienti giapponesi. Ad oggi i dati hanno mostrato che l’alterazione di colore della cute periorbitale non è permanente e in qualche caso è reversibile mentre si continua il trattamento con latanoprost. Latanoprost può gradualmente modificare le ciglia e la peluria dell’occhio trattato e dell’area circostante; questi cambiamenti includono l’allungamento, l’ispessimento, la pigmentazione e l’infoltimento delle ciglia o della peluria e la crescita di ciglia con orientamento anomalo. Le alterazioni delle ciglia sono reversibili con la sospensione del trattamento. Xalost contiene benzalconio cloruro che è comunemente utilizzato come conservante nei medicinali oftalmici. Il benzalconio cloruro può causare irritazione oculare. Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Rimuovere le lenti a contatto prima dell’applicazione di Xalost ed attendere almeno 15 minuti prima del reinserimento. E’ noto un suo effetto decolorante sulle lenti a contatto morbide. Prostaglandine e analoghi delle prostaglandine sono sostanze biologicamente attive che possono essere assorbite attraverso la pelle. Le donne in gravidanza o che stanno cercando di rimanere incinte dovrebbero prendere appropriate precauzioni al fine di evitare l’esposizione diretta al contenuto del flacone. Nel caso improbabile di contatto con una notevole parte del contenuto del flacone, pulire immediatamente e accuratamente la zona esposta. Popolazione pediatrica I dati di sicurezza ed efficacia nel gruppo di pazienti di età inferiore a 1 anno (4 pazienti) sono molto limitati (vedere paragrafo 5.1). Non sono disponibili dati su neonati nati pretermine (con età gestazionale inferiore a 36 settimane). Nei bambini di età compresa tra 0 e 3 anni che sono affetti principalmente da GCP (Glaucoma Congenito Primario), la chirurgia (per es. la trabeculotomia/goniotomia) resta il trattamento di prima linea. Non sono stati ancora condotti studi di sicurezza a lungo termine nei bambini.

Farmaci

DR.GERHARD MANN CHEM.-PH.GMBH

ARULATANCOLL 1FL 2,5ML

PRINCIPIO ATTIVO: LATANOPROST

PREZZO INDICATIVO:6,98 €

DROPLATANCOLL 1FL 0,005% 2,5M

PRINCIPIO ATTIVO: LATANOPROST

PREZZO INDICATIVO:6,98 €

ALFA INTES (IND.TER.SPLENDORE)

GALAXIACOLL 2,5ML 0,005%

PRINCIPIO ATTIVO: LATANOPROST

PREZZO INDICATIVO:8,36 €