VESOMNI 30CPR 6MG+0,4MG RM -Interazioni
Il trattamento concomitante con altri medicinali con proprietà anticolinergiche può dare origine a effetti terapeutici ed effetti indesiderati più pronunciati. Occorre attendere circa una settimana dopo l’interruzione del trattamento con Vesomni, prima di cominciare un’altra terapia anticolinergica. L’effetto terapeutico della solifenacina può essere ridotto in caso di somministrazione concomitante di farmaci agonisti dei recettori colinergici. Interazione con inibitori di CYP3A4 eCYP2D6 La somministrazione concomitante di solifenacina con ketoconazolo (un potente inibitore del CYP3A4) (200 mg/die) ha determinato un aumento di 1,4– e 2,0–volte della Cmax e dell’area sotto la curva (AUC) di solifenacina, mentre una dose di ketoconazolo pari a 400 mg/die ha determinato un aumento pari a 1,5– e 2,8–volte della Cmax e dell’AUC di solifenacina. La somministrazione concomitante di tamsulosina con ketoconazolo ad una dose di 400 mg/die ha determinato un aumento pari a 2,2– e2,8–volte rispettivamente della Cmax dell’AUC di tamsulosina. Poiché l’uso concomitante di potenti inibitori del CYP3A4, come ketoconazolo, ritonavir, nelfinavir e itraconazolo, può portare ad un’aumentata esposizione sia a solifenacina sia a tamsulosina, Vesomni deve essere utilizzato con cautela in combinazione con potenti inibitori del CYP3A4. Vesomni non deve essere somministrato in associazione a forti inibitori del CYP3A4 in pazienti con un fenotipo CYP2D6 caratterizzato da lenta metabolizzazione o che stanno già assumendo forti inibitori del CYP2D6. La somministrazione concomitante di Vesomni con verapamil (un inibitore moderato del CYP3A4) ha portato ad un incremento di circa 2,2 volte della Cmax e dell’AUC della tamsulosina e di circa 1,6 volte della Cmax e dell’AUC della solifenacina. Vesomni deve essere utilizzato con cautela in combinazione con inibitori moderati del CYP3A4. La somministrazione concomitante di tamsulosina con deboli inibitori del CYP3A4 come cimetidina (400 mg ogni 6 ore) determina un aumento di 1,44–volte dell’AUC di tamsulosina, mentre non viene modificata significativamente la Cmax. Vesomni può essere utilizzato con i deboli inibitori del CYP3A4. La somministrazione concomitante di tamsulosina con un forte inibitore del CYP2D6 come paroxetina (20 mg/die), ha portato a un incremento della Cmax e della AUC di tamsulosina di a 1,3 e 1,6 volte, rispettivamente. Vesomni può essere utilizzato con gli inibitori del CYP2D6. Gli effetti dell’induzione enzimatica sulla farmacocinetica della solifenacina e tamsulosina non sono stati studiati. Poiché solifenacina e tamsulosina sono metabolizzati dal CYP3A4, sono possibili interazioni farmacocinetiche con altri induttori del CYP3A4 (ad esempio rifampicina), che possono determinare diminuzione della concentrazione plasmatica di solifenacina e tamsulosina. Altre interazioni I seguenti dati riflettono le informazioni disponibili sui singoli principi attivi. Solifenacina • La solifenacina può ridurre l’effetto dei farmaci stimolatori della motilità dell’apparato gastrointestinale, quali la metoclopramide e la cisapride. • Studi in vitro hanno dimostrato che, alle concentrazioni terapeutiche, la solifenacina non inibisce gli isoenzimi CYP1A1/2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4. Pertanto, non si ritiene che la solifenacina possa interagire con i farmaci metabolizzati dai suddetti enzimi CYP. • L’assunzione di solifenacina non ha determinato un’alterazione della farmacocinetica degli isomeri R–warfarin o S–warfarin né del loro effetto sul tempo di protrombina. • L’assunzione di solifenacina non ha evidenziato effetti sulla farmacocinetica della digossina. Tamsulosina • L’uso concomitante di altri antagonisti dei recettori α1–adrenergici può determinare effetti ipotensivi • In vitro diazepam, propranololo, triclormetiazide, clormadinone, amitriptilina, diclofenac, glibenclamide, simvastatina o warfarin non determinano cambiamenti della frazione libera di tamsulosina nel plasma umano. Tamsulosina non modifica la frazione libera di diazepam, propranololo, triclormetiazide e clormadinone. Tuttavia diclofenac e warfarin possono determinare l’aumento della velocità di eliminazione di tamsulosina. • L’uso concomitante di furosemide determina un abbassamento dei livelli di tamsulosina nel plasma, tuttavia i livelli plasmatici rimangono nell’intervallo terapeutico, quindi l’uso concomitante è accettabile. • Studi in vitro hanno dimostrato che, alle concentrazioni terapeutiche, tamsulosina non inibisce gli isoenzimi CYP1A1/2, 2C9, 2C19, 2D6 e 3A4. Pertanto, non si ritiene che la tamsulosina possa interagire con i farmaci metabolizzati dai suddetti enzimi CYP. • Non sono state osservate interazioni quando tamsulosina cloridrato è stato assunto in concomitanza ad atenololo, enalapril, o teofillina.